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Il futuro per l’auto storica è il Bio-Carburante: risultati sorprendenti

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Il 19 febbraio 2025, presso la Camera dei Deputati, si è tenuto il convegno “Il contributo dei bio-carburanti per il raggiungimento degli obiettivi UE Fit for 55“. L’iniziativa, promossa dal Vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui Alberto Scuro (Presidente ASI), Giovanni Ferrara (Università di Firenze), Francesco Di Lauro (Presidente Commissione ASI Green), Simone Casadei (Innovhub), Gian Luca Pellegrini (Quattroruote e Ruoteclassiche) e Paola Giudicianni (CNR).

Durante l’evento, sono stati presentati i primi risultati del programma “ASI Net Zero Classic“, un progetto volto a studiare l’impiego di bio-benzine di seconda generazione e il loro impatto sulla riduzione delle emissioni di CO2 e altre sostanze inquinanti nei veicoli storici. Il programma coinvolge numerose istituzioni, tra cui le Università di Firenze e Trieste, il Politecnico di Milano, InnovHub e le testate Quattroruote e Ruoteclassiche.

Risultati dei test sui Bio-Carburanti

Le sperimentazioni condotte nell’ambito del programma hanno dimostrato che l’uso di bio-benzine non comporta variazioni di performance nei veicoli storici, anzi in alcuni casi si registrano miglioramenti. Inoltre, i consumi restano invariati, le temperature dei gas di scarico non subiscono variazioni e si osserva una significativa riduzione delle emissioni nocive. La bio-benzina utilizzata è “drop-in”, ovvero compatibile con i motori esistenti senza necessità di modifiche, ed è completamente miscibile con le benzine tradizionali.

Un elemento distintivo delle bio-benzine studiate è l’assenza di etanolo, che riduce il rischio di corrosione nei motori storici. Inoltre, grazie a un processo produttivo innovativo, questi carburanti consentono una riduzione dell’80% delle emissioni di CO2 nel loro utilizzo su motori endotermici e del 65% nel ciclo di vita complessivo.

Benefici ambientali e sostenibilità

I biocarburanti analizzati sono ottenuti da scarti delle lavorazioni agricole, additivati e miscelati con benzina fossile. Nel caso del Sustain Classic Super 80, il mix prevede l’80% di biocarburante e il 20% di benzina tradizionale. Questa formulazione consente di bilanciare l’emissione di CO2 allo scarico con l’anidride carbonica assorbita durante la crescita delle materie prime impiegate nella produzione del carburante.

Secondo Francesco Di Lauro, Presidente della Commissione ASI Green, i test condotti da Innovhub hanno evidenziato riduzioni significative delle emissioni di monossido di carbonio (fino al 31% nel ciclo extraurbano), idrocarburi incombusti e particolato carbonioso.

Il futuro della mobilità sostenibile per i veicoli storici

L’iniziativa “ASI Net Zero Classic” si inserisce in un più ampio contesto di sostenibilità per il settore dei veicoli storici. Secondo il Presidente ASI, Alberto Scuro, il motorismo storico rappresenta un patrimonio culturale che deve essere preservato e reso compatibile con gli obiettivi di sostenibilità ambientale. L’adozione di biocarburanti innovativi potrebbe garantire la continuità della circolazione dei veicoli storici senza comprometterne l’impatto ambientale.

Infine, l’Onorevole Giorgio Mulè ha sottolineato l’importanza di queste iniziative nel valorizzare la storia dell’automobilismo e nel promuovere una transizione ecologica che non penalizzi il patrimonio motoristico. L’uso di carburanti sostenibili consente di mantenere in vita i veicoli storici, testimoni della genialità ingegneristica del passato, con un occhio di riguardo per il futuro.

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