Quando si lancia sul mercato una nuova auto il lavoro che si nasconde dietro le quinte spesso viene messo in secondo piano. Oggi vi raccontiamo la nascita step by step design della nuova Ibiza, la rinnovata citycar di Seat che punta a far bene nel suo segmento.
Per il design della nuova Ibiza si parte da un foglio bianco
Carta, penna e 2.000 bozzetti. Il punto di partenza della creazione di una vettura ha sempre a che vedere con carta e penna. Il team di designer propone fino a 2.000 bozzetti, tra i quali verrà selezionato quello finale. L’obiettivo? Tracciare personalità e linee principali del nuovo modello. Gli spunti possono arrivare dall’architettura e dalla moda, per esempio: così una borsa, delle scarpe o un edificio possono essere l’ispirazione per progettare, ad adempio, un sedile!
Dalla carta si passa al digitale: grazie alla tecnologia 3D e ai programmi di layout, i bozzetti divengono tridimensionali, affinché il disegno dell’auto risulti funzionale. A questa parte la realtà virtuale aiuta gli ingegneri ad avere addirittura le prime sensazioni al volante della vettura virtuale, un processo che di per sé permette di velocizzare il tempo di produzione di 10 volte rispetto alle vecchie tecniche tradizionali.
All’argilla non si rinuncia
Un processo mai passato di moda è il cosiddetto “clay”, ovvero un’auto di argilla, a dimensioni reali. Il cosiddetto “clay” rimane indispensabile per valutare i volumi del nuovo modello in scala reale. Uno scultore ha il compito di plasmare 2.500 kg di argilla: spatola e fresatrice alla mano, profila con precisione le linee del futuro modello.
Anche la scelta del colore nella nascita del design della nuova Ibiza diventa un processo fondamentale che può pesantemente influire sulle vendite. Basti pensare che dietro a ciascuna tonalità di colore disponibile per ogni modello SEAT ci sono tre anni di lavoro. Nel laboratorio di pittura, creatività e chimica si fondono per ottenere le tonalità desiderate: fino a 100 formulazioni diverse sono necessarie per ottenere un solo colore.
Questione di tatto
Non si tratta solo di ottenere le tonalità adatte, ma anche le texture che il futuro cliente toccherà all’esterno e all’interno della sua auto. Ed è a questo proposito che grafici, designer di tessuti e laureati in Belle Arti lavorano insieme, per studiare le superfici e valutare le diverse proposte di portiere o cruscotto, combinando per esempio tonalità opache e lucide, differenti finiture della pelle o tipologie di impunture….
Il volante, rivestito a mano al 100%
Tutti i volanti sono cuciti a mano, con un ago curvo e tanta esperienza come unici strumenti nelle mani del sarto: lui stesso disegna gli schemi e si serve di ben 3 km di filo di ogni colore per tappezzare a mano i sedili o il freno a mano. Questa figura è parte del team di 200 professionisti impegnati nel processo di progettazione dell’auto, che comprende da artigiani a specialisti in tecniche di riproduzione digitale.