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Il 58% degli italiani è favorevole allo stop dei dazi sulle auto cinesi

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Il mercato delle auto elettriche in Italia fatica a prendere slancio, con una quota di vendita che ancora non supera il 5%. Il principale ostacolo? Il prezzo elevato rispetto ai veicoli con motore termico. Una recente ricerca condotta da AutoScout24 in sei Paesi dell’Unione Europea ha evidenziato che per incentivare la mobilità elettrica non bastano solo incentivi diretti, ma servono anche interventi strutturali sui costi.

Secondo lo studio, il 58% degli italiani si dichiara favorevole all’eliminazione dei dazi sulle auto elettriche importate dalla Cina, imposti dalla Commissione Europea con tariffe variabili tra il 7,8% e il 35,3%, oltre al precedente 10%. L’obiettivo? Ridurre il costo finale per i consumatori e rendere le vetture a zero emissioni più accessibili.

Italia più aperta, Germania e Austria più caute

L’Italia si conferma il Paese più favorevole a questa apertura rispetto agli altri Stati coinvolti nel sondaggio. Al contrario, in Germania solo il 33% degli intervistati sostiene la rimozione delle restrizioni, mentre il 37% la considera un errore. Anche in Austria la percentuale di favorevoli è contenuta (36%), con un 41% di contrari. Posizioni più equilibrate emergono in Francia (46%), Belgio (45%) e Paesi Bassi (40%).

La concorrenza cinese accelera sul mercato europeo

Mentre l’Europa discute ancora sulla transizione ecologica e lo stop alla vendita di auto a combustione interna dal 2035 (decisione su cui il 52% degli italiani nutre perplessità, secondo AutoScout24), i produttori cinesi proseguono senza esitazioni nello sviluppo di modelli elettrici più economici e avanzati tecnologicamente rispetto a molti concorrenti occidentali.

Inoltre, le case automobilistiche cinesi puntano sempre più su vetture ibride plug-in, una soluzione apprezzata dagli automobilisti europei che desiderano un’alternativa flessibile tra elettrico e combustione interna.

Secondo Sergio Lanfranchi, del Centro Studi AutoScout24, il futuro della mobilità elettrica sarà fortemente influenzato dai costi:

“Il prezzo resta un fattore decisivo per la diffusione su larga scala. I produttori cinesi stanno portando sul mercato europeo modelli sempre più competitivi, sia dal punto di vista tecnologico che del rapporto qualità-prezzo. I dazi imposti dalla Commissione Europea avranno un impatto nel breve periodo, ma difficilmente riusciranno a bloccare un’evoluzione già in corso. Come marketplace, il nostro compito è garantire visibilità e pari opportunità a tutti i costruttori, offrendo la massima scelta possibile agli automobilisti.”

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