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Ho visto in anteprima la Renault 4 E-Tech Electric: ecco cosa ne penso

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Dopo i consensi unanimi raggiunti dalla Renault 5, la Renaulution passa, nuovamente, dal glorioso passato della Casa della Losanga. Il retrò-futurismo che ha permesso alla R5 di convincere pubblico e critica con l’emblematica vittoria del Premio Auto dell’Anno 2025 arriva anche sulla Renault 4 E-Tech Electric, la “sorella maggiore” della R5 che si propone come elettrica compatta ma spaziosa, pensata per l’utilizzo familiare e del tempo libero.

Per capire il posizionamento della Renault 4 nella gamma Renault e rispetto alla sorellina R5, la Régie ci ha chiarito come il rapporto tra la Renault 5 e la R5 è lo stesso che troviamo tra Clio e Captur. Sono quindi realizzate sulla stessa piattaforma, e condividono gran parte delle componenti: la coppia Clio/R5 è quella più compatta e dinamica, mentre Captur e Renault 4 sono la scelta più familiare, pratica e versatile, nonché nella modaiola formula di un crossover. Lunga 4,14 metri, la rinnovata R4 riprende molti stilemi della mitica Renault lanciata nel 1961, dal frontale fino al particolare montante posteriore, con diversi elementi che rimandano la memoria a quell’auto tanto semplice quanto rivoluzionaria.

A livello meccanico, invece, la Renault 4 è meno innovativa della sua mitica “mamma”, riprendendo la piattaforma CMF-EV/AmpR Small dalla R5, con la quale condivide motori e piattaforma. Ho potuto vedere e toccare dal vivo la nuova Renault 4 elettrica, capendone così proporzioni, aspetto “dal vivo” e facendomi un’idea sul prodotto, in attesa di provarla su strada: ecco cosa ne penso.

Com’è fuori la Renault 4 E-Tech Electric: fin troppo SUV?

La Renault 4 E-Tech fa sua l’anima più avventurosa della mitica R4 alla quale si ispira in tutto e per tutto. Se, infatti, la mitica hatchback francese poteva contare su un’altezza da terra generosa e una robustezza da SUV ante-litteram, la sua erede moderna diventa un crossover a tutti gli effetti.

A dirlo non sono tanto le tante parti in plastica grezza nella parte bassa della carrozzeria, quanto la generosa altezza da terra di 18,1 cm, una delle più alte tra i SUV elettrici, soprattutto quelli più compatti. Se, infatti, molti crossover di questo tipo cercano di essere più “automobilistici”, la R4 non nasconde un’anima più avventurosa del solito. Il frontale, ad esempio, ha una generosa fascia in plastica grezza, che rende più moderno l’insieme ma ruba, forse, lo sguardo all’iconica banda trasversale dove sono alloggiati i fari tondi.

Come su tutte le Renault R4 prodotte dopo il 1967, infatti, anche qui c’è una banda rettangolare dove trovano posto la calandra, il logo Renault e i fari. In questo caso, però, l’intera fascia è carenata da un rivestimento trasparente, un po’ come le vetture degli anni ’60 e ’70 con interi inserti in vetro. Dietro questa calandra trasparente si nascondono due bei fari tondi, chiaro richiamo alla R4, ma anche il primo logo della Losanga retroilluminato della storia Renault.

Lateralmente, invece, si fa notare lo sportello per la ricarica sul parafiamma sinistro, sormontato da un inserto che, oltre alla bandiera francese, ricorda come questa vettura sia prodotta con fierezza nella ElectriCity di Renault, lo stabilimento francese di Maubeuge. Ci sono altri rimandi alla R4 come la fiancata “graffiata” da tre incavi orizzontali, mentre i cerchi da 18 pollici uniti ai passaruota in plastica grezza la riporta nel 2025, con un’estetica che ricorda le più moderne crossover.

Il montante posteriore, invece, unisce il terzo finestrino, altra citazione alla R4 originale, con una colorazione bicolore che scende parecchio sul nostro esemplare, per uno stile forse un po’ troppo carico e barocco, e meno riuscito rispetto alla splendida sorellina R5. Il posteriore, infine, convince soprattutto se visto in pienezza: se si guarda, infatti, di tre quarti, si nota la maggior lunghezza della vettura, che appare meno proporzionata di come sia. Sono di ottima qualità i fari a LED, più sottili e slanciati di quelli di vetture che, da lontano, la R4 può ricordare (come l’altro SUV “retrò-moderno” 600), mentre apprezzo il dettaglio del numero 4 asimmetrico, spostato sulla destra, come succedeva (ma dall’altro lato) sulle R4 “originali”.

La lunghezza di 4,14 metri, 22 cm più ampia della R5, permette alla Renault 4 di essere più spaziosa e versatile a partire dal bagagliaio. Dotato di un enorme portellone (proprio come la mitica R4), dalla progenitrice riprende una soglia di carico bassissima (qui siamo a 61 cm) e un’ottima capacità di carico: siamo a 375 litri di capacità minima, che diventano 420 sfruttando il pratico doppiofondo, dotato di una vasca removibile, dove poter alloggiare i cavi di ricarica.

Dentro la Renault 4 Electric: bella e divertente

Salendo a bordo della Renault 4 E-Tech Electric, si trova un abitacolo che riprende da vicino le componenti della sorellina R5, ma declinate in maniera leggermente diversa. La plancia, infatti, è sostanzialmente invariata, con il doppio display di infotainment e quadro strumenti (il primo può essere da 7 o 10,3 pollici a seconda dell’allestimento, il secondo è sempre da 10 pollici) incastonati in un unico corpo a L in cima alla consolle centrale. I materiali plastici sono, come sulla 5, piuttosto rigidi, ma l’ottima ergonomia e l’utilizzo furbo di tessuti e altri materiali alza la qualità percepita.

La scelta di Renault di adottare, sull’allestimento Techno, un rivestimento “blue-jeans” è molto azzeccato. Oltre a sposarsi bene con l’aura della R4, una vera e propria “auto in jeans”, è simpatico e divertente, oltre ad alzare la qualità percepita grazie all’utilizzo di rivetti e cuciture dorate proprio come sui jeans “tradizionali”.

Convince meno, invece, la posizione ormai classica del selettore del cambio al volante, non troppo comodo e preciso, mentre lo spazio a bordo è più generoso rispetto alla sorellina R5. Oltre ad avere una posizione di guida rialzata, grazie ad un corpo vettura più sviluppato in altezza (è alta 1,55 metri, circa 5 cm più della compatta) ha una maggior abitabilità interna, sia davanti che, soprattutto, dietro. Sebbene, infatti, non ci sia il sedile scorrevole della cugina termica Captur, dietro ci si sta piuttosto comodi, anche con il raffinato tetto in tela Plein Sud.

Questa soluzione arriverà nel corso dell’anno, e propone sulla base della R4 un tetto in tela lungo ben 92 cm che si estende dalla base del parabrezza fino a dietro la testa dei passeggeri posteriori, aumentando la luminosità interna e permettendo di godere, nelle giornate di sole, di un’esperienza “en plein air”. Nonostante il suo ingombro sopra la testa, sono riuscito a trovare posto con i miei 1,87 m di altezza. Mi riservo, però, di giudicare meglio l’abitabilità posteriore su strada, in quanto i cm rimasti erano decisamente pochi.

Fino a 150 CV e 408 km di autonomia: come è proposta la nuova R4

A livello meccanico, il pianale con passo asimmetrico e i motori longitudinali della R4 del 1961 sono un lontanissimo ricordo. Sotto l’estetica retrò, infatti, si nasconde una meccanica moderna, la stessa della R5. Anche la Renault 4 E-Tech Electric è quindi realizzata sul pianale CMF-EV/AmpR Small del Gruppo Renault, con motore e trazione anteriore e batterie agli ioni di litio.

Al netto dell’aumento della lunghezza di 22 cm, però, la R4 non ha differenze rispetto alla R5, ad eccezione dell’assenza, per il momento, della versione base da 40 kWh e 95 CV di potenza. Sono infatti due i livelli di potenza e capacità di batteria proposti per la nuova 4, la Urban Range e la Comfort Range.

La prima, la Urban Range, è pensata per l’utilizzo prettamente cittadino, ed è accoppiata alla sola versione d’accesso Evolution. Il motore anteriore ha 122 CV e 225 Nm di coppia, con una batteria da 40 kWh che consente, secondo il ciclo misto omologativo WLTP, di percorrere fino a 308 km con una sola carica. Più vivace e autonoma, invece, è la Comfort Range, proposta con tutti gli allestimenti e caratterizzata da un motore più potente da 150 CV e 245 Nm e una batteria più grande, da 52 kWh. Grazie ai 12 kWh in più, l’autonomia cresce esattamente di 100 km, arrivando a 408 km nel ciclo misto WLTP.

Grazie alla vivacità, già vista sulla R5, di questo powertrain, entrambe le varianti sono piuttosto rapide. L’accelerazione 0-100 km/h è coperta in 9,2 secondi per la Urban Range e in 8,2 secondi per la Comfort Range, per una velocità massima autolimitata di 150 km/h. La ricarica, invece, ha una potenza massima di 11 kW in corrente alternata per entrambe, mentre utilizzando colonnine Fast con corrente continua si sale a 80 kW per la Urban Range e a 100 kW per la Comfort Range: numeri buoni, ma non da prima della classe.

Prezzi da 29.900 euro: come si comporta rispetto alle rivali

Con l’apertura degli ordini, Renault ha ufficializzato il listino prezzi della nuova R4, che rispetto alla sorellina R5 ha un listino più alto di 2.000 euro a parità di motorizzazione. Nello specifico, i prezzi della Renault 4 E-Tech Electric partono dai 29.900 euro della versione Evolution d’accesso con batteria da 40 kWh e motore da 122 CV. Nella stessa versione, invece, la R5 costa 27.900 euro.

La vettura che ho potuto vedere dal vivo, invece, è una Techno, l’allestimento intermedio, con una dotazione già molto completa (è di serie la guida autonoma di Livello 2, il rivestimento in jeans di sedili e plancia e il doppio display da 10,3 e 10 pollci per quadro strumenti e infotainment), motore da 150 CV e batteria “Comfort Range” da 52 kWh. Il prezzo per questo allestimento parte da 34.900 euro, al quale va aggiunto il costo del bel tetto in tela, optional. Questo è, nel dettaglio, il listino prezzi della Renault 4 E-Tech Electric:

  • R4 E-Tech Electric Urban Range Evolution, da 29.900 euro
  • R4 E-Tech Electric Comfort Range Evolution, da 32.900 euro
  • R4 E-Tech Electric Comfort Range Techno, da 34.900 euro
  • R4 E-Tech Electric Comfort Range Iconic, da 36.900 euro

Come si posiziona, quindi, la Renault 4 rispetto alle rivali? Detto del delta-prezzo di 2.000 euro a parità di allestimento con la più piccola R5, nel segmento dei SUV compatti elettrici il listino della R4 è piuttosto interessante. Si posiziona, infatti, a metà tra i modelli più abbordabili come le più piccole Citroen e-C3 e FIAT Grande Panda elettrica e le più grandi FIAT 600e, Jeep Avenger EV e Kia EV3, ottenendo così un interessante rapporto qualità-prezzo.

Al netto di un’estetica carina e simpatica ma meno riuscita della sorella R5, rispetto a quest’ultima la Renault 4 E-Tech Electric è più spaziosa, più versatile ma non meno agile e simpatica, con un’ottima autonomia sulla carta e un prezzo interessante rispetto ai contenuti. Tra tocchi di genio come l’abitacolo in jeans e alcune linee fin troppo barocche all’esterno, la nuova R4 promette bene: come si comporterà su strada? Aspettiamo con grande interesse la prova su strada, per scoprire come va una delle EV compatte più intriganti di questo mercato.

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