Il contrasto tra l’Italia e l’Unione Europea in merito alla transizione elettrica continua ad esserci nonostante sia stato dato il via libera per gli incentivi auto 2022. A Bruxelles sono sempre più lanciati drasticamente ed unicamente verso l’elettrico, mentre il Governo italiano, e non solo il nostro, punta su una strategia più graduale di avvicinamento all’elettrico.
Le frizioni che si stanno creando sono confermate ancora una volta dal Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, il quale ha parlato di neutralità tecnologica e della visione dell’Italia per il domani.
Giorgetti: “L’idrogeno ed i biocarburanti potranno dare il loro contributo”
Il ministro Giorgetti ha voluto sottolineare come non si debba commettere lo stesso errore commesso con l’approvvigionamento energetico: “Scegliere l’elettrico senza se e senza ma, significa fare lo stesso errore che si è fatto con il gas russo. Ci affideremmo ad una tecnologia totalmente in mano ai cinesi che controllano l’80% delle materie prime necessarie a produrre l’auto elettrica. La Germania è stato l’unico Paese, insieme all’Italia, a non sottoscrivere il documento della Cop26 di Glasgow. Noi difendiamo il principio della neutralità tecnologica, poiché l’idrogeno ed i biocarburanti potranno dare un proprio contributo”.
Il full electric immediato non può essere una soluzione definitiva
L’Italia è coesa in questa visione, dimostrando che tra il Mise ed il ministero della transizione ecologica guidato dal Ministro Roberto Cingolani c’è unità di intenti. Proprio Cingolani, ogni volta, non perde l’occasione per ricordare a tutti che il 2035 è solo una data indicativa, poichè il full electric non può essere la soluzione definitiva, specie allo stato attuale delle cose.
commenti
Loading…