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Formula Uno, Gran Premio d’Italia 2016: Rosberg e le Ferrari ci credono

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Il Gran Premio d’Italia sul circuito di Monza si è concluso con la vittoria di Nico Rosberg. Una vittoria maturata al termine di un week-end complicato per il pilota tedesco.

Nico non è mai sembrato in palla come il compagno di squadra, ma la partenza disastrosa di Hamilton gli ha di fatto spianato la strada per una vittoria agevole.

Lewis può solo prendersela con se stesso, perchè a Monza aveva la vittoria in tasca. Invece col secondo posto di oggi, Rosberg accorcia in classifica mondiale portandosi a soli 2 punti dall’inglese.

In un Gran Premio terribilmente noioso, non possiamo ancora una volta che constatare la superiorità sempre più schiacciante della Mercedes.

La Ferrari nella gara di casa ha portato un ulteriore update al proprio propulsore, spendendo gli ultimi 3 gettoni a disposizione, ma il gap con le frecce d’argento è ormai troppo marcato e neanche questa volta è bastato per stargli davanti. Il terzo posto finale di Vettel e il quarto di Raikkonen sono una magra consolazione. Resta però la consapevolezza di poter ancora lottare per il secondo posto nel mondiale costruttori contro la RedBull, che su questo circuito paga inesorabilmente l’handicap del motore Renault meno evoluto di quello degli avversari.

Dicevo di una Mercedes impressionante, difatti il giro più veloce in gara della Ferrari è stato di Kimi con 1’26”016 mentre il migliore delle frecce d’argento è stato siglato da Hamilton con 1’26”303, e se consideriamo che la Ferrari ha optato per una strategia a 2 soste (SS, SS, S) mentre entrambi i piloti di Stoccarda per una con (S, M) notiamo che la Mercedes ha potuto girare su tempi fenomenali nonostante non abbia mai montato in gara la gomma più veloce delle 3 portate dalla Pirelli: una condizione che pone ancora l’accento su una superiorità molto evidente.

Non bastasse la superiorità sul fronte della Power Unit, la Mercedes ha ancora una volta stupito per la qualità del proprio telaio, portando a Monza la configurazione dell’ala posteriore più carica rispetto ai rivali, per cercare nel secondo settore più guidato di ottenere prestazioni migliori della concorrenza, visto che sui lunghi rettilinei di Monza la Power-Unit Mercedes compensava tranquillamente il maggior carico aerodinamico, scelta azzeccata e che ha evidenziato, ancora una volta, che la Ferrari resta anche carente da quel punto di vista.

Conclusi gli appuntamenti in Europa, si ritornerà in pista il 18 settembre a Singapore.

Con un campionato del mondo piloti riaperto, e con la rivalità tra Hamilton e Rosberg pronta ancora una volta a scoppiare in maniera fragorosa, gli argomenti di interesse non mancano, anche perché, per la Ferrari la giornata odierna nello scontro con la RedBull è stata positiva. Ora restano ancora 11 punti di distacco nella classifica costruttori e si dovrà cercare di recuperare in fretta il terreno perduto.

La speranza è che il potenziale di spettacolo offerto dai freddi numeri della classifica si riversi in pista e che gli ultimi 7 appuntamenti ancora in calendario, regalino agli spettatori gare migliori di quella odierna.

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