Trionfa ancora Lewis Hamilton nel Gran Premio del Bahrain ottenendo la terza vittoria in questo Mondiale, e mostrando ancora una volta che è lui il vero fattore devastante della Mercedes.
Perché al di là di una Power Unit fantastica, e di una monoposto disegnata in modo magistrale, in questo inizio di campionato la differenza sugli altri la sta facendo il pilota inglese.
La cosa preoccupante per gli avversari è la tranquillità con cui mette tutti dietro e il fatto che al momento non abbia commesso praticamente nessun errore, cosa che invece nella passata stagione accadeva più spesso.
In questo week-end è stato impressionante: al sabato in qualifica conquista la pole rifilando 6 decimi al compagno di squadra, e in gara non viene mai realmente impensierito da nessuno. Ora è sempre più leader del Mondiale e, se continuerà con questa costanza, il terzo titolo mondiale non glielo toglierà nessuno.
Nico Rosberg invece dovrà riprendersi dall’ennesima batosta. Dovrà farlo in fretta, perché il terzo posto finale non può essere un risultato positivo per chi dichiara ambizioni mondiali.
Va detto che la sua gara è stata ottima e finalmente grintosissima fino a pochi giri della fine, nonostante una strategia cervellotica del muretto box Mercedes. Costretto tutte le volte a dover battagliare con Vettel, non ha mai mollato e ha provato per quanto possibile a inisidiare Lewis, ma un errore di guida nel finale ha vanificato la seconda posizione a vantaggio di Raikkonen.
La Ferrari stavolta celebra Kimi autore di una gara superlativa. La strategia di montare gomme medie nello stint centrale ha pagato, infatti, le gomme soft nel finale hanno fatto la differenza, gli hanno permesso di colmare un gap con Nico Rosberg di 19 secondi e di agguantare la seconda posizione anche aiutato da un lungo del pilota Mercedes. Ritorna quindi sul podio il pilota finlandese e questo è un bene per tutta la squadra perché sa di poter contare su quello che è di fatto il miglior pilota del circus per quanto riguarda la gestione degli pneumatici.
Non bene Sebastian Vettel che, nonostante una partenza in prima fila, commette tanti errori di guida in gara che ne compromettono il risultato. In particolar modo i duelli con Rosberg lo hanno portato a dover sostituire l’ala anteriore e precipitare in quinta posizione dietro Bottas che, nonostante il DRS non riuscirà mai a sopravanzare.
I motori Renault lasciano il Bahrain con un altro bollettino di guerra. Ricciardo chiude sesto e al traguardo rompe il motore, il compagno di squadra Kvyat chiude nono doppiato, mentre Sainz e Verstappen su Toro Rosso non hanno la fortuna di vedere la bandiera a scacchi. Una situazione davvero preoccupante visto che siamo solo al quarto Gran Premio e siamo già al limite con le sostituzioni delle componenti.
Bene invece Grosjean, settimo con la Lotus, e Sergio Perez ottavo con la Force India a budget limitato. Ancora fuori dai punti le McLaren-Honda, con Button che non ha partecipato alla gara e Alonso 11esimo doppiato.
Nel prossimo GP si torna in Europa, precisamente in Spagna e lì Rosberg e Vettel dovranno tornare leoni altrimenti Hamilton inizierà ad essere imprendibile.
GP DEL BAHRAIN – Classifica finale: 1. Lewis Hamilton (Mercedes) 57 giri in 1h35’05”809 2. Kimi Raikkonen (Ferrari) a 3”380 3. Nico Rosberg (Mercedes) a 6”033 4. Valtteri Bottas (Williams-Mercedes) a 42”957 5. Sebastian Vettel (Ferrari) a 43”989 6. Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) a 1’01”751 7. Romain Grosjean (Lotus-Mercedes) a 1’24”763 8. Sergio Perez (Force India-Mercedes) +1 giro 9. Daniil Kvyat (Red Bull-Renault) +1 giro 10. Felipe Massa (Williams-Mercedes) + 1 giro 11. Fernando Alonso (McLaren-Honda) +1 giro 12. Felipe Nasr (Sauber-Ferrari) +1 giro 13. Nico Hulkenberg (Force India-Mercedes) +1 giro 14. Marcus Ericsson (Sauber-Ferrari) +1 giro 15. Pastor Maldonado (Lotus-Mercedes) + 1 giro 16. Will Stevens (Manor-Ferrari) +2 giri 17. Roberto Merhi (Manor-Ferrari) +3 giri
Max Verstappen (Toro Rosso-Renault) n.c. Carlos Sainz Jr (Toro Rosso-Renault) n.c. Jenson Button (McLaren-Honda) n.c.