Che non tiri una bella aria a Maranello, specie dopo le recenti dichiarazioni di Camilleri (“siamo in una buca, speriamo nel 2022”), è ormai chiaro. Un’altra ombra, l’ennesima, si getta funesta sulla piccola città emiliana, terra di motori e passione.
Sembra essere iniziato un periodo di grandi cambiamenti in casa Ferrari. Pochi risultati in pista, almeno nella categoria regina, incertezza per il futuro a breve termine (nel 2021 i regolamenti rimarranno pressochè simili) e la speranza è quella del 2022, con il cambio regolamentare (ma i progettisti sono sempre quelli…e la Ferrari, storicamente, ha sofferto i cambi regolamentari, 2017 a parte e altri rari casi).
Ora, ci si mette anche il budget cap, la famosa regola che prevede una forte riduzione dei costi, con conseguente riduzione dei budget spettanti ai singoli team e, quindi, ai dipendenti. Anche la Gestione Sportiva non è esclusa, ecco perchè già gira voce, da confermare, circa 300 probabili esuberi che verrebbero dirottati su più fronti.
Sempre la GES andrebbe a gestire un possibile programma, se verrà approvato, in altre categorie (si era parlato di WEC/Hypercar o Indycar), quindi i 300 esuberi verrebbero spostati sulla linea di produzione di serie, dove la Ferrari continua a macinare numeri importanti, numeri destinati a crescere non appena entrerà a regime la produzione del SUV Ferrari.
Tornando alla F1, il budget cap cambierà, e non potrebbe essere altrimenti, il mondo delle competizioni delle ruote scoperte, e lo farà per tutti i team, Ferrari compresa. Binotto ha sempre detto che il posto di lavoro dei dipendenti Ferrari ha la priorità e siamo sicuri che la Casa emiliana farà di tutto per mantenerli…al loro posto.