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Elkann al Parlamento Italiano: tra attacchi e risposte ecco il futuro Stellantis

Foto LaPresse
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Attesa per le 14.30, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio l’audizione informale del presidente di Stellantis, John Elkann, sulla produzione automobilistica del gruppo Stellantis in Italia. Seguiremo LIVE l’appuntamento e vi aggiorneremo sulle dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti Stellantis. Infatti, oltre al Presidente Elkann, saranno presenti Jean Philippe Imparato, COO Stellantis Europe e Antonella Bruno, responsabile del mercato Italia.

Si attendono importanti dichiarazioni sul futuro degli stabilimenti italiani del gruppo Stellantis che coinvolgeranno migliaia di lavoratori e di gran parte dell’indotto. Già in mattinata sono arrivati i primi commenti del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: “Mi aspetto che si illustri il nuovo piano industriale e che si dimostri sia per il numero degli investimenti sia per le attività, oltre che per i modelli produttivi che saranno realizzati, come ci sia un lungo corso in cui sia centrale il ruolo degli stabilimenti italiani in questo grande processo”

Ecco la cronostoria degli interventi:

14.29 – E’ iniziata la diretta che, come spiegato in una breve introduzione, avrà una durata di circa due ore. Dopo un breve intervento dell’On. Gusmeroli sullo stato di salute del settore dell’industria automobilistica italiana, che negli anni ha visto una decrescita anche per via del rafforzarmento della concorrenza, prende la parola il Presidente John Elkann.

14.36 – In corso l’intervento dei vertici Stellantis con le parole di John Elkann. Si ravvisa che il nuovo CEO di Stellantis verrà nominato nei prossimi mesi, si precisa che l’Italia per l’azienda ha un ruolo centrale. “Una lunga storia di cui sono orgoglioso” precisa il Presidente di Stellantis. “Nel 1899 è nata la FIAT, non tutte le aziende hanno un passato così glorioso”.

14.40 – 14.50 “Nel 2003 morì Gianni Agnelli, Fiat Auto vendeva 1,6 milioni di veicoli ed era fuori top ten costruttori mondiali”. “L’anno successivo si pensava alla FIAT come ad un’azienda fallita ma la mia famiglia si è assunta la responsabilità del rilancio: grazie al lavoro di tante persone e di Sergio Marchionne abbiamo dato un futuro all’impresa”. “Vent’anni fa lottavamo per la sopravvivenza, oggi siamo tra i primi costruttori al mondo. L’Italia e gli italiani hanno un grande merito, a loro va il nostro ringraziamento”.

“Il contributo all’Italia non è mai venuto meno”. Uno studio di settore lo conferma, verrà pubblicato nelle prossime settimane: per ogni euro investito da Stellantis se ne generano 9 per il Paese, nel Mezzogiorno si portano investimenti e ricadute interessanti anche per le infrastrutture.

14.50 “Stellantis nel 2024 è stato il gruppo che ha depositato più brevetti in Italia. E’ un’opportunità in un settore in piena trasformazione: l’azienda e l’Italia sono cresciuti insieme. Ci impegniamo anche nella formazione, parlando con i sindacati quanto fatto è stato anche da loro ribadito. Due progetti sono fondamentali: quello con il CERN ed un’altro con l’Istituto Fisica Nucleare con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla Chimica.

– L’Italia è centrale nel piano di investimenti -. Dalla sua nascita Stellantis ha acquistato numerosi servizi dalla filiera Italiana, queste risorse rappresentano l’importanza del legame dell’azienda con il Paese. A Torino un incontro ad aprile con i fornitori. Le “Piattaforme multienergia sono molto importanti per coprire un mercato più ampio”. A Melfi con STLA Medium nasceranno sette prodotti diversi.

15.0015.10 “Pomigliano: abbiamo voluto estendere la produzione della Pandina“. La Pandina ha una quota di mercato del 10%, lo stabilimento Vico nasce con lo spostamento della Panda dalla Polonia all’Italia. Nello stabilimento lucano nasceranno Lancia Gamma e DS7. Alfa Romeo Stelvio verrà presentata a fine anno. A Mirafiori nascerà la 500 ibrida che verrà presentata a novembre ma nello stabilimento torinese sono presenti anche i cambi elettrificati.

A Termoli vi sarà la produzione dei cambi per le auto ibride. Ad Atessa, è nata la prima collaborazione con PSA ormai molti anni fa, sono moltissime le versioni dei veicoli commerciali prodotte. Stiamo lavorando al futuro di Maserati, Santo Ficili segue da vicino il marchio che ha profonde radici a Modena. Bisognerà capire le politiche su dazi. Torino ospita il centro “Battery Technology Center”, stiamo lavorando anche alla guida autonoma per tutti i veicoli del gruppo.

15.1015.20 Nell’ultima parte del discorso Elkann parla del mercato cinese che sta registrando una grandissima crescita mentre quello americano è leggermente in discesa. Lo sviluppo tecnologico è molto importante, i prezzi dell’energia in Europa sono cinque volte più alti di quelli cinesi. Il consumo di energia di una gigafactory è elevatissimo, occorre ridurre il divario favorendo anche le energie rinnovabili. Manca la rete di ricarica, questo scoraggia i consumatori a comprare le vetture elettriche. La ricarica deve essere veloce, conveniente ed accessibile a tutti.

15.20 – Spazio alle domande da parte degli Onorevoli presenti, interviene per prima Chiara Appendino. L’ex sindaco di Torino chiede se l’attività di produzione delle auto è ancora l’asset principale dell’azienda sottolineando il calo dei volumi delle vetture prodotte dal 2018 ad oggi.

“Diventa difficile credere nelle sue parole, cinque nuovi modelli usciti nel 2024 sono prodotti all’estero. Ai lavoratori di Maserati è stato proposto di andare in Serbia, servono prodotti di massa per il mercato: se mancano gli investimenti, gli stabilimenti muiono da soli. Chiediamo maggiori garanzie e spero che arrivi un nuovo CEO”.

“Ricoprire d’oro Tavares non è stato un grande gesto, chiediamo un cambiamento. Serve anche una risposta sull’eventuale riconversione industriale per la difesa”.

15.25 – 15.30 – Parla Bergesio, “la produzione industriale è scesa. Siamo di fronte ad un cambiamento dell’industria”. Il Piemonte da cui noi veniamo ha molti stabilimenti in attesa come Rivalta e Carmagnola.

15.30 – 15.38. Interviene Elly Schlein: “Prendiamo atto delle dichiarazioni di Elkann, ci auguriamo che gli impegni siano rispettati e vogliamo vigilare sull’attuazione degli stessi. Crediamo che l’Italia abbia bisogno non solo di turismo ma anche di investimenti corposi, negli anni abbiamo letto della diminuzione di molti posti lavoro. Nessuno di noi è disposto a rinunciare all’industria dell’auto, siamo tutti consapevoli della situazione e della concorrenza cinese: vogliamo tutelare i posti di lavoro e sapere che cosa accadrà quando finiranno gli ammortizzatori sociali. Chiediamo al Governo Italiano, oltre a delucidazioni sulla riconversione industriale legate alla difesa, un forte piano industriale, bisogna puntare all’autonomia europea e sulla riduzione del costo dell’energia.

15.50 – Interviene Carlo Calenda: “Lei Elkann ha mai commesso un errore? I numeri non sono rassicuranti, non si sa quanti modelli arrivano e soprattuto potrebbero arrivare tardi. Quali sono i volumi previsti? Siete in grado di sostenere i finanziamenti visto che avete promesso una grande fetta di investimenti agli USA? Il nuovo CEO potrà eventualmente mettere in discussione il piano?

16.00 – Continuano gli interventi di numerosi Onorevoli. Alla base del dibattito la preoccupazione per il mantenimento dei piani anche da parte del futuro CEO, oltre all’attenzione per gli insediamenti italiani. In particolare, oltre a ricordare quanto fatto negli anni da parte dello Stato Italiano per il sostegno della cassa integrazione, ci si domanda come il nostro Paese possa essere maggiormente attrattivo rispetto ad altri concorrenti europei e se la costituzione di un “Airbus europea dell’auto” possa essere ragionevole.

16.30 – Parte la replica dei vertici Stellantis. Il presidente Elkann dà la parola ai vertici manageriali dell’azienda.

“Gli obiettivi sono di breve e lungo termine: abbiamo in essere un dialogo con Anfia per migliorare la competitività in Italia. Ne è un esempio il costo elevato dell’elettricità, il 2 aprile è in programma una convetion per la riconnessione della filiera con un focus per il ruolo dei fornitori”.

Parla Imparato : “Fare una macchina in Italia costa 1400 euro mentre in Spagna poco più di 500. Sto creando un gruppo di lavoro per il prossimo Ducato, dobbiamo efficientare i costi.

“Osserviamo che Cina e USA hanno un’importante industria bellica e dell’auto. Non riteniamo che il futuro dell’auto sia il bellico, seguiamo le politiche e le risorse dell’Unione Europea. Abbiamo investito enormi risorse per il mercato dell’elettrico a Mirafiori. Noi chiediamo certezze per fare prodotti, negli ultimi vent’anni abbiamo diversificato i mercati e nel 2026 lanceremo dieci nuovi modelli. Il 2025 rimane un anno difficile, 500 ibrida potrà rispondere ai temi ambientali, dobbiamo rimanere competitivi. La concorrenza è molto capace, acquistiamo le batterie dall’oriente e possiamo pensare che questi player possano costruirle anche in Europa.” ha replicato il Presidente Elkann.

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