Prende vita con l’annuncio ufficiale il primo hub Stellantis di economia circolare e, parallelamente, ha dato avvio alla fase di selezione del personale interno da impiegare per questo nuovo progetto.
Il tutto si svolge a Mirafiori, storico stabilimento dove oggi viene prodotta, tra le altre, la FIAT 500 elettrica. L’intenzione è quella di promuovere un modello di business sostenibile è un pilastro fondamentale nella strategia di decarbonizzazione dell’azienda che ha l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2038. Detto della ricerca di risorse, si punta a riqualificare circa 200 tra operai e impiegati di Stellantis da coinvolgere sia sul fronte produttivo sia su quello gestionale. Non mancheranno interventi di formazione specifica per garantire il livello qualitativo delle attività.
Il nuovo hub di economia circolare di Stellantis ha preso “vita” lo scorso 20 settembre 2022, quando il CEO Carlos Tavers annunciò l’inizio ufficiale di questo progetto che si basa sulle 4 R, qui sotto spiegate nel dettaglio:
- rigenerazione di componenti (Reman), cioè i componenti usati, usurati o difettosi vengono smontati, puliti e rigenerati secondo le specifiche OEM, stessa performance e garanzia come i ricambi originali, maggiore convenienza senza compromettere la qualità. L’obiettivo è prolungare la vita dei componenti (motori, cambi, batterie ad alto voltaggio) e offrire un’alternativa sostenibile e accessibile (con l’identità SUSTAINera) all’interno dell’offerta di ricambi Stellantis;
- ricondizionamento dei veicoli (Repair + Reman), per reimmettere i veicoli sul mercato dell’usato;
- smontaggio di veicoli a fine ciclo vita: il veicolo diventa una risorsa preziosa sia per il recupero di componenti originali in buone condizioni (da poter reimmettere nell’offerta SUSTAINera dei ricambi del riutilizzo – Reuse) che per il recupero di materiali destinati al riciclo (Recycle) e successivamente ad essere re-immessi nel ciclo produttivo
Quattro parole con la stesse iniziale che hanno un solo obiettivo: basta con il pensiero comune del “produco-consumo-butto via”. L’economia circolare, per definizione, implica l’uso circolare di risorse e prodotti, per farli durare il più a lungo possibile, minimizzando così gli sprechi, riducendo la domanda di nuove materie prime, il consumo di energia e le emissioni.
La Circular Economy business unit, che rappresenta un ulteriore passo in avanti nell’attuazione del piano strategico Dare Forward 2030, ha l’obiettivo di generare oltre 2 miliardi di euro di ricavi entro il 2030, quadruplicando i ricavi derivanti dall’estensione della vita utile di componenti e incrementando di 10 volte, rispetto al 2021, i ricavi ottenuti dal riciclo.
commenti
Loading…