Difficile fare un titolo euforico dopo aver assistito alla gare della Ducati a Motegi. Tuttavia Andrea Dovizioso e la Ducati Desmosedici chiudono con un podio il GP del Giappone, grazie a una rimonta che ha visto il pilota italiano risalire dalla terza fila al terzo posto, fino a insidiare la posizione a Fabio Quartararo e alla sua Yamaha, che sul finale hanno calato un po’ il ritmo. Dovi resta secondo nel mondiale, ma oggi la seconda forza dopo Marquez è Quartararo, che infila gare positive a ripetizione, dimostrando che non è un caso il titolo di ‘Rookies of the Year’ conquistato oggi.
Da ricordare che quello odierno è stato il 100° podio nella carriera di Dovizioso nel Motomondiale.
Gara meno brillante per Danilo Petrucci, che non riesce a trovare il modo di riscattare una fase opaca del suo mondiale. Sembra quasi rassegnato a lottare per le retrovie. Per lui un nono posto giunto al termine di una gara senza luci nella quale si è ritrovato a lottare per una posizione di rincalzo con un evanescente Valentino Rossi.
Nella classifica piloti Andrea Dovizioso consolida la seconda posizione, con un vantaggio di 55 lunghezze su Rins e Viñales, terzi, mentre Danilo Petrucci resta al quinto posto, sei punti davanti a Quartararo.
Andrea Dovizioso (#04 Ducati Team) – 3°
“A fine gara il mio feeling era veramente ottimo, tanto che abbiamo fatto il nostro giro più veloce al penultimo giro. Purtroppo però non sono riuscito a passare Quartararo, che avevo visto un po’ in difficoltà verso fine gara, ma credo che con un giro in più avrei potuto superarlo. Sono però abbastanza deluso della mia prima parte di gara, perché nonostante un buon grip non riuscivamo ad essere sufficientemente veloci. Adesso dovremo analizzare la situazione in profondità per capire bene il problema, ed essere pronti per la gara di Phillip Island”.
Danilo Petrucci (#9 Ducati Team) – 9º
“Non posso essere soddisfatto del mio risultato, anche se ho lottato moltissimo in gara. Purtroppo ho faticato molto nei primi giri con la gomma anteriore, che si è scaldata troppo, ma quando sono riuscito a riportarla alla temperatura giusta ho iniziato a girare con dei buoni tempi e, nell’ultima parte di gara, sono stato veloce. Mi manca ancora qualcosa per tornare a fare delle gare al top, però sento che sto tornando vicino al mio livello di inizio stagione. E’ chiaro che dobbiamo e vogliamo fare di più e fortunatamente l’Australia è solo tra una settimana”.