Con il DPCM 3 dicembre sul Natale, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte afferma che serviranno nuove restrizioni per non vanificare quanto fatto fino a oggi: “Il sistema delle Regioni si sta rivelando efficace e ci sta permettendo di dosare i nostri interventi, le misure sono adeguate e proporzionate. Nel giro di un mese abbiamo piegato la curva dei contagi, attualmente l’RT 0,91”.
Nuove misure nel DPCM 3 dicembre sul Natale per evitare l’arrivo di una terza ondata, che, asserisce Conte, potrebbe arrivare già a gennaio. Seguendo queste direttive, invece, si punta ad arrivare a una zona gialla diffusa per tutte le regioni d’Italia.
Cosa prevede il DPCM 3 dicembre sul Natale 2020
Il DPCM di Natale, già firmato da Mattarella, vede il divieto in tutta Italia di spostarsi dalla propria regione o dalla propria provincia dal 21 dicembre al 6 gennaio, anche per chi vuole raggiungere le seconde case. Nel caso si torni dall’estero durante questo periodo, bisognerà sottoporsi a quarantena obbligatoria.
Inoltre, il 25 dicembre, il 26 dicembre e l’1 gennaio sarà vietato anche uscire dal proprio Comune. Come sempre, sono consentiti gli spostamenti nei casi di necessità e di lavoro ed è sempre consentito il rientro nel comune di residenza o dove si abita.
Confermato anche il coprifuoco dalle 22 alle 5 anche durante le feste, compreso Natale e Capodanno (sarà alle 7). Non ci sono restrizioni sulle cene in casa, che sia per il cenone di Capodanno o di Natale, ma come dice Conte, la raccomandazione è di evitare di ricevere i parenti e gli amici a casa.
Per quanto riguarda la fase pre-natalizia e lo shopping annesso, Conte ha dichiarato che i negozi potranno stare aperti fino alle 21 dal 4 dicembre al 6 gennaio.
Vi ricordiamo, infine, che per muoversi nei momenti in cui vigono i divieti bisogna portare con se l’autocertificazione Covid, valida e confermata anche per questo DPCM 3 dicembre sul Natale.
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