Era da tempo immemore che se ne parla e in molti lo attendevano: finalmente entra in vigore l’attesissimo provvedimento attuativo emanato da Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che permettere, dietro il pagamento di una cospicua somma, di ottenere la targa originale o coeva del proprio veicolo d’interesse storico o collezionistico.
Secondo quanto riportato nella Gazzetta Ufficiale del 26 settembre 2023 si può notare come l’attesa pubblicazione del cosiddetto “Decreto targhe storiche” emanato il 4 agosto scorso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la “facoltà di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico” in riferimento alla legge 178 del 30 dicembre 2020 sia in dirittura di arrivo e quindi pronta all’attuazione.
Decreto targhe storiche: occorreranno 60 giorni per attuare la legge
Le disposizioni scritte nel decreto attuativo entrano in vigore il giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e sono applicabili a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla predetta data, pertanto occorre ancora attendere circa due mesi prima che venga data la possibilità di richiedere la targa.
Da quel momento sarà quindi possibile dotare il proprio veicolo di interesse storico e collezionistico, facilmente individuabile mediante il Certificato di Rilevanza Storica come riportato nell’articolo 60 del Codice della Strada, che è in grado attraverso la certificazione di completare le caratteristiche di originalità dell’auto. Questo è un obiettivo che ASI, insieme ad altri enti, perseguivano e chiedevano da tempo sensibilizzando il legislatore nella formulazione di normative nazionali che vada a maggior tutela del settore del motorismo storico italiano in tutto e per tutto.
Decreto targhe storiche: pochi passaggi per avere la targa
Il nuovo decreto attuativo firmato dal Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini determina e indica chiaramente le modalità d’applicazione della legge, a partire dalla richiesta che il proprietario dovrà presentare presso uno STA, ovvero lo Sportello Telematico dell’Automobilista, o un Ufficio della Motorizzazione Civile.
Le istanze posso essere avanzate per i veicoli di interesse storico e collezionistico dotati di Certificato di Rilevanza Storica radiati d’ufficio o per esportazione, per quelli re-immatricolati e per quelli di origine sconosciuta, va detto però che i veicoli non devono avere provenienza estera e quindi essere stato immatricolati successivamente, quanto essere già italiani e re-immatricolati.
Decreto targhe storiche: per averla bisogna sborsare 800 euro
La nota dolente è che per il rilascio delle targhe storiche bisogna effettuare un pagamento di 549 euro per gli autoveicoli e di 274,50 euro per i motocicli e le macchine agricole, alle aule si vanno ad aggiungere altri 200 euro per rifare la targa per un ammontare di circa 800 euro.
Quello che si può notare è che si, la targa verrà aggiornata e ricollocata nella linea temporale corretta, ma non verrà aggiornato il libretto che resterà lo stesso moderno e nuovo.
La targa che verrà data su richiesta sarà in tutto e per tutto identica a quella originale dello stesso periodo.
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