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Dacia Bigster è già un successo: boom di ordini senza guidarla

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C’è un’auto che sta facendo parlare tutta Europa, pur non essendo ancora arrivata nei concessionari. Si chiama Dacia Bigster e, a giudicare dai numeri, ha già vinto la sua prima sfida: convincere migliaia di clienti ad acquistarla senza nemmeno provarla.

Un SUV che si rivolge al cliente

La Bigster segna un punto di svolta per la casa romena. Più grande della Duster, ma con lo stesso spirito concreto e razionale, questo SUV di segmento C porta con sé una visione più ambiziosa. Dacia entra così in un territorio che fino a ieri sembrava lontano: quello delle auto “ricche”, ma senza fronzoli inutili.

Un altro segnale forte arriva dalla strategia di lancio: prezzi chiari e uguali in tutta Europa, con la versione base proposta a 24.800 euro e quella top a poco meno di 30.000 euro. Cifre che mettono in difficoltà gran parte della concorrenza, soprattutto considerando che la Bigster offre contenuti che fino a poco fa sembravano impensabili per Dacia.

10.000 ordini a scatola chiusa: un caso raro

La reazione del mercato? Ottima. Oltre 10.000 ordini in appena due mesi, nonostante il pubblico non abbia ancora potuto vedere tutte le versioni dal vivo o provarle su strada. Un risultato che dimostra quanto il marchio abbia lavorato bene sul fronte della fiducia, della comunicazione e — non da ultimo — della reputazione. Dacia oggi è percepita come un brand credibile, in grado di offrire di più al giusto prezzo.

Un futuro che non rinnega il passato

Secondo il CEO Denis Le Vot, Dacia punta a ritagliarsi un ruolo di primo piano in un segmento che vale circa tre milioni di unità all’anno. E Bigster è solo l’inizio: nei prossimi tre anni sono previsti altri due nuovi modelli che manterranno lo spirito essenziale del marchio, ma con uno sguardo più maturo e moderno. Una trasformazione silenziosa ma profonda, che promette di ridisegnare le gerarchie del mercato.

Non solo low cost: il nuovo volto di Dacia

Dacia Bigster non è un semplice upgrade della gamma: è una dichiarazione d’intenti. È la prova che si può innovare restando fedeli a un’idea, offrire contenuti concreti senza rincorrere l’apparenza, e conquistare clienti che fino a ieri consideravano il marchio solo come un ripiego. Oggi, quei clienti stanno ordinando un SUV che ancora non hanno guidato. E forse questo è il segnale più forte di tutti.

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