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Crisi dei chip, si schiera Ursula Von der Leyen: nasce l’European Chips Act

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Continua la trafila, se così vogliamo chiamarla, relativa alla crisi dei chip che sta causando tanti grattacapi al mondo dell’auto e ai suoi protagonisti ma anche a quello degli smartphone e di tutti quei dispositivi che funzionano grazie appunto a questi prodigi della tecnologia. Una crisi che sembra non trovare fine e che arrivata al tavolo di Ursula von der Leyen, presidente della commissione EU.

Una situazione destinata a risolversi ma che ha indotto la von der Leyen a promulgare il nuovo European Chips Act, sigla che nasconde la volontà di “unire le forze” per evitare che l’economia asiatica, in particolare quella cinese, possa ancor più predominare in futuro un settore importante come quello della tecnologia, dove già sappiamo tutti essere l’attore principale.

Pochi i dettagli emersi dopo l’annuncio del nuovo European Chips Act da parte della von der Leyen: nel suo discorso, poi ribadito tramite un tweet che vi riportiamo qui sotto, la volontà espressa a tutti gli stati membri di “coordinare gli investimenti nazionale e dell’Ue lungo l’intera catena del valore“.

Negli obbiettivi dell’ European Chips Act anche quello della creazione di “un ecosistema europeo dei semiconduttori che sia all’avanguardia, inclusa la produzione”.

Già oggi l’Europa dipende in gran parte dalle “schede” create in Cina, ecco perchè si tira in ballo il discorso della sovranità tecnologica. Infine, ancora un accenno alla transizione ecologica, una delle battaglie della von der Leyen. La presidente della commissione europea si è espressa a favore della crescita dell’immatricolazioni BEV in Germania.

La crisi dei chip, invece, non finirà dopo le sue parole. Per alcuni continuerà per tutto il 2022 e questo non potrà che danneggiare ulteriormente un settore già in parte danneggiato dalla pandemia. Chi sta aspettando la sua auto nuova in concessionaria, sta capendo perfettamente l’effetto della crisi dei chip sul consumatore diretto.

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