Il 54% degli automobilisti, in tempi di pandemia da Covid-19, non sa di preciso quando è arrivato il momento di eseguire un controllo per la manutenzione regolare del proprio veicolo. Inoltre, con le auto che rischiano di restare ferme a lungo a causa delle restrizioni alla circolazione per prevenire la diffusione del virus, quasi un terzo degli automobilisti (il 32%) ritiene sufficiente eseguire “solo ogni tanto o addirittura mai” la manutenzione ordinaria del proprio veicolo (es. verifica della pressione dei pneumatici, del livello dell’olio o dello stato delle batterie).
È quanto emerge da una recente indagine di Highways England (ente governativo che gestisce le autostrade britanniche), indagine che è stata condotta nel Regno Unito durante il terzo lockdown nazionale imposto dal governo a causa dell’aumento di casi di Coronavirus. A darne evidenza nel nostro Paese è Federpneus, l’Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici.
L’indagine pone l’accento sull’importanza di eseguire una corretta e regolare manutenzione del proprio veicolo anche quando quest’ultimo si trova in condizioni di lunga inattività per motivi legati ad emergenze come quella che stiamo vivendo. Infatti, una lunga permanenza dei veicoli fermi porta a vantaggi, come il risparmio del carburante o dell’usura di alcune parti, ma anche a conseguenze negative come il danneggiamento della batteria o dei pneumatici o, ancora, può causare il mancato avvio del motore. Per questi motivi è necessario mantenere in buono stato di salute il proprio veicolo anche se inutilizzato, soprattutto per averlo pronto quando ci si potrà spostare più liberamente o anche per eventuali emergenze.
A questo proposito Federpneus ricorda che una particolare attenzione meritano i pneumatici, la cui manutenzione (specie dopo un lungo periodo di sosta) è di fondamentale importanza non solo per la sicurezza della circolazione, ma anche per ridurre i consumi e, di conseguenza, il livello di emissioni nell’atmosfera. In particolare, sono da controllare lo stato di usura, le condizioni esterne (per rilevare che non siano presenti tagli, abrasioni o altre anomalie) e, soprattutto, la pressione di gonfiaggio. Per effettuare questi controlli è opportuno rivolgersi ai rivenditori specialisti di pneumatici che hanno a disposizione le attrezzature e la professionalità necessarie.
Federpneus ricorda inoltre che gli automobilisti possono andare dal gommista per la manutenzione o l’acquisto di pneumatici in quanto questi prodotti rientrano nelle vendite al dettaglio ammesse nell’allegato 23 del DPCM del 2 Marzo 2021. E ciò vale per tutto il territorio nazionale, sia che si tratti di zona gialla, arancione o rossa. D’altra parte, sottolinea Federpneus, recarsi dal gommista è consentito per ragioni di sicurezza stradale e per adempiere a specifici obblighi di legge, come ad esempio il cambio stagionale dei pneumatici. Recarsi dal gommista è dunque un’operazione indispensabile che deve essere effettuata nel pieno rispetto delle prescrizioni sanitarie. Un consiglio fondamentale è quello di fissare un appuntamento per evitare assembramenti e presentarsi dotati di dispositivi di protezione.
Il pneumatico moderno è sempre più performante e tecnologico, al passo con le innovazioni del veicolo, con il quale deve costantemente dialogare, e lo deve fare al meglio. Il rivenditore specialista di pneumatici possiede la professionalità e la strumentazione adeguata per offrire un servizio al pneumatico a regola d’arte. La professionalità è stabilita anche per legge. Infatti, la legge 122/92 “Disposizioni in materia di sicurezza della circolazione stradale e disciplina dell’attività di autoriparazione”, disciplina e regolamenta le diverse categorie di autoriparatori tra cui il gommista, il quale deve avere e mantenere una serie di requisiti tecnici e attrezzature specifiche, al fine di garantire un più elevato grado di sicurezza stradale.
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