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Pillole da Citytech 2019: le conclusioni dopo la due giorni milanese

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La scorsa settimana, presso la Luiss Business School di Milano, si sono tenuti due giorni all’insegna della mobilità, a 360°. Proprio il 20 e 21 novembre ha avuto luogo la settima edizione di Citytech, il cui programma vi avevamo anticipato in questo precedente articolo. Quali sono state le conclusioni? Lasciamo parlare i protagonisti. 

Come afferma Marco Granelli, Assessore alla Mobilità e Lavori Pubblici: “Siamo dentro un cambiamento complesso ed interessante che ci porta verso una maggiore sostenibilità ma dobbiamo saperlo governare, e questo è il compito di una buona amministrazione, affinché la bilancia presenti un conto positivo per la qualità della vita dei cittadini. Abbiamo sperimentato questo cambiamento a partire dagli ultimi anni orientandoci sempre di più verso la mobilità sostenibile, a partire dagli investimenti sul trasporto pubblico e da reti di connessione costituite per esempio dalla sharing mobility – auto, scooter, biciclette e micromobilità. Mezzi leggeri, condivisi e soprattutto elettrici, funzionali a ridurre il numero di auto private in circolazione. Ma il cambiamento continua e sarà sempre più in chiave elettrica: dal piano di riconversione della flotta Atm che porterà l’azienda dei trasporti milanesi ad adottare mezzi a zero emissioni entro il 2030 e alla dotazione di una infrastruttura di ricarica elettrica in città. Milano si sta ponendo degli obiettivi ambiziosi sia in materia di trasporto pubblico, che di mobilità sostenibile, che di recupero degli spazi pubblici e i risultati sono tangibili per tutti. Appuntamenti come quello di Citytech sono importanti perché aiutano a far circolare idee e buone pratiche e allargano i punti di vista”.

Tra i due temi principali discussi a Citytech 2019, molto interessanti sono stati quello sulla Super Smart Society e quello sulla Urban Air Mobility. Il forum milanese si è infatti aperto con la sessione istituzionale in cui si è discusso come l’utilizzo consapevole delle tecnologie dà vita alla città 5.0”. 

Come spiega Emilia Garito, CEO di Quantum Leap IP e moderatrice della Sessione: “Derivante dalla necessità attuale delle industrie di accogliere le proposte tecnologiche esterne ad esse e di esplorare nuovi modelli di business partecipativi e inclusivi, la Super Smart Society si basa sulla soddisfazione di reali bisogni e si esprime in maniera esaustiva nel concetto giapponese di Society 5.0, ovvero una società tecnologicamente avanzata – Augmented Human Society – in cui il progresso è progettato in chiave Human Centered, ovvero pensato per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dell’uomo. Di certo, in questo contesto, un ruolo importante lo giocano soprattutto le industrie, la ricerca scientifica e naturalmente le istituzioni, le quali possono, meglio di altri, interpretare e proporre le esigenze del cittadino, facendole percepire globalmente e localmente come le nuove strade su cui costruire una relazione domanda-offerta che sia virtuosa, e soprattutto che possa essere risolutiva delle problematiche economiche e sociali.”

Altro tema “caldo”, tanto da scatenare le reazioni dei presenti, quello dell’Urban Air Mobility, considerata da molti come la prossima frontiera dell’innovazione nel settore dei trasporti. Tra i 60 relatori intervenuti in totale a Citytech 2019, i principali conoscitori internazionali di questo tema hanno portato la propria visione ed esperienza in questo campo. 

E’ inoltre stato presentato lo studio condotto da NEXA Advisors – parte del gruppo NEXA Capital Partners, società americana di strategic advisory investiment – che ha preso in esame 74 città nel mondo, tra le più idonee ad ospitare nuovi servizi di mobilità aerea. Tra queste anche Milano, che si posiziona al 27° posto tra le città analizzate con più potenziale. Il capoluogo lombardo è, infatti, naturalmente candidato ad attrarre l’innovazione tecnologica della mobilità urbana aerea.

Come però spiega Michael J. Dyment, Founder and Managing Partner di NEXA Advisors: “Prima che le città e i Paesi si impegnino a fornire lo spazio fisico ed aereo per i vertiporti e un quadro normativo per i voli eVTOL, devono comprendere quali sono i vantaggi sociali ed economici che derivano dall’uso di questa tecnologia, come la riduzione di traffico e di emissioni, l’arrivo di nuove industrie, la crescita di lavoro e gettito fiscale. Citytech sarà il contesto giusto per approfondire queste tematiche.”. A questo link è possibile scaricare la presentazione tenuta durante lo speech.

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