Come diffuso dai maggiori quotidiani nazionali, sta facendo discutere la causa intentata da GM contro FCA circa presunte opere di corruzione nei confronti dello United Auto Workers, tra i più potenti sindacati a difesa dei metalmeccanici negli Stati Uniti.
Secondo General Motors, alcuni manager di FCA operanti nel continente americano avrebbero cercato di influenzare i vertici del sindacato per indebolire le norme sul lavoro, arrivando a sostenere, addirittura, che Marchionne, nel periodo compreso tra il 2009 e il 2015, pagasse tangenti per ostacolare le direttive. Prontissima la smentita pubblicata nelle prime ore della mattinata dal quartier generale di FCA, la quale “conferma che si difenderà con tutte le forze dalla causa promossa ieri da General Motors. FCA è convinta che le accuse mosse da General Motors non siano altro che un tentativo senza basi di distogliere l’attenzione dalle sfide proprie di quella società”.
Aggiungeremmo noi, sfide che rispondono al nome di fusione con PSA, mossa che deve aver indispettito i vertici di GM; una vera e propria guerra tra colossi che passa, purtroppo, anche da queste pesanti accuse, per ora infondate. La stessa FCA dichiara: “Questa sconcertante manovra viene in un momento in cui FCA sta dimostrando di essere un concorrente sempre più forte e continua a creare importante valore per tutti i suoi stakeholders, implementando con successo la propria strategia di lungo periodo. Ciò comprende il suo piano di fondersi con PSA, che per parte sua ha completato con successo il risanamento delle attività europee che ha recentemente acquistato dalla General Motors”.
La nota si chiude così: “FCA si occuperà di questo straordinario tentativo di creare un diversivo nei modi dovuti e continuerà a concentrarsi sul produrre risultati record e realizzare la sua entusiasmante visione del futuro dell’industria automobilistica. FCA ha fiducia che prevarrà nel difendersi da queste accuse in tribunale e intende avvalersi di tutte le tutele disponibili in risposta a questa causa senza fondamento”.