Qualche settimana fa vi avevamo raccontato come il costo medio di un’auto acquistata in Italia fosse aumentato nel 2015, a quota 19.095 euro, 400 euro in più dell’anno precedente.
Ora arriva uno studio ACI su quanto effettivamente l’anno scorso ci sia costato mantenere l’auto. Partiamo da un dato interessante. Il parco circolante di auto in Italia, con targa italiana, è costituito da 37.351.233 auto, più di una ogni due abitanti. Si tratta del parco circolante, per abitante, più grande d’Europa, ma anche del più vecchio. Il 51.7% delle auto ha infatti più di 10 anni.
Le più vetuste sono quelle alimentate a benzina, con un’età media di 13 anni e 3 mesi, mentre le diesel sono più giovani, 8 anni e 9 mesi; 6 anni e 8 mesi per quelle alimentate a gas.
Con auto così anziane è quindi inevitabile che la spesa relativa all’utilizzo dell’automobile sia elevatissima. Nel 2015, secondo l’ACI, sono stati spesi 148 miliardi di euro, cifra monstre, che rende una magra consolazione il fatto che quanto esborsato sia diminuito del 4.3% rispetto al 2014.
Le voci che compongono la spesa variano dalla manutenzione, al carburante, alle tasse, che sono proprio la parte più rilevante.
Dei 148 miliardi spesi infatti, ben 62.7 sono relativi al prelievo fiscale, per la maggior parte su benzina e gasolio, la cui parte di tasse è calata di 0.4 miliardi.
34 sono i miliardi di euro che abbiamo speso in carburanti, il 16% in meno rispetto allo scorso anno.
La voce spesa di manutenzione invece è aumentata dell’1%, e ha inciso per 24 miliardi di euro.
Il mercato nel 2016 sta andando bene. A maggio le immatricolazioni del nuovo sono aumentate del 20.6 %, guadagnandosi il podio come miglior mercato europeo, la cui media è stata del +16.6%.
Con questi numeri è probabile che il nostro parco circolante, quest’anno risulterà più giovane e con spese inferiori, pur con il costo dei carburanti in deciso aumento rispetto all’inizio dell’anno.
Questo miglioramento dovrebbe riflettersi anche dal punto di vista dell’inquinamento. Dei 39 milioni di auto nel nostro paese, il 10.5% è composto da auto Euro 0, prive di dispositivi anti inquinamento. Un costo, non solo economico, ma anche in termini di salute.