In un tratto dell’autostrada spagnola AP-7, non lontano dal confine francese, sta per succedere qualcosa di rivoluzionario: la velocità massima passerà da 120 a 150 km/h. Ma non in modo fisso o indiscriminato. Sarà l’intelligenza artificiale a decidere, in tempo reale, quando potrai premere sull’acceleratore (e quando invece sarà meglio rallentare).
Il primo esperimento europeo di velocità variabile verso l’alto
A differenza di quanto avviene in altri Paesi europei, dove la regolazione dinamica della velocità serve soprattutto a ridurla in caso di inquinamento o traffico, la Spagna vuole sperimentare anche l’aumento del limite massimo, ma solo in condizioni ottimali. È la prima volta che una nazione europea affida a un sistema automatizzato la gestione di un limite di velocità più alto della norma.
Il tratto coinvolto è un segmento di 150 km tra Maçanet de la Selva e El Vendrell, in Catalogna, sull’autostrada AP-7. Grazie a una rete di sensori e pannelli intelligenti, il limite potrà variare dinamicamente tra 90 km/h e 150 km/h in base a:
- Traffico in tempo reale
- Condizioni meteorologiche
- Stato dell’asfalto
- Orari e flussi di percorrenza
Velocità su misura, ma sotto controllo
L’aumento della velocità non sarà un “liberi tutti”. Le autorità spagnole installeranno sei nuovi autovelox mobili e intensificheranno la presenza della polizia lungo il tratto interessato. L’obiettivo? Garantire che i limiti – variabili – vengano rispettati al secondo, con margini d’errore ridotti al minimo.
Una scelta controversa?
L’iniziativa ha già acceso il dibattito: aumentare la velocità non rischia di peggiorare la sicurezza e la fluidità del traffico? Alcuni esperti ricordano l’effetto “fisarmonica” negli ingressi autostradali e il potenziale aumento degli incidenti. Tuttavia, secondo i promotori del progetto, la gestione intelligente dei flussi e dei limiti potrà migliorare la scorrevolezza e ridurre gli ingorghi, adattando la velocità alle reali condizioni di guida.
L’Europa guarda e prende appunti
Mentre in Italia si discute ancora sull’aumento a 150 km/h in teoria applicabile dal 2002 ma mai messo in pratica, la Spagna lancia la sfida del futuro della mobilità autostradale: limiti flessibili, adattivi, automatizzati. E, chissà, magari davvero più sicuri ed efficienti.