Il mercato dell’auto usata in Italia è fortemente influenzato dall’importazione di veicoli provenienti da altri Paesi europei. Secondo uno studio condotto da carVertical, società leader nella raccolta e analisi di dati per il settore automobilistico, la Germania e la Francia sono le principali fonti di auto usate per gli acquirenti italiani. Tuttavia, il report evidenzia anche alcuni rischi legati all’acquisto di veicoli importati, tra cui manomissioni del contachilometri e difetti nascosti.
Germania e Francia in testa nelle preferenze degli acquirenti italiani
Dai dati raccolti da carVertical nel 2024 emerge che il 33% delle auto usate importate in Italia proviene dalla Germania, seguita dalla Francia (15%), dal Belgio (9%), dalla Polonia (6,8%) e dalla Romania (6,7%).
“Gli italiani scelgono spesso auto che hanno iniziato la loro vita in Germania. Questo perché molti veicoli provengono da leasing aziendali e sono generalmente ben mantenuti”, spiega Matas Buzelis, esperto del settore automobilistico di carVertical. Le auto francesi e belghe sono anch’esse molto richieste per via delle normative rigorose sulla manutenzione, che garantiscono un elevato livello di affidabilità. L’importazione di veicoli dall’estero permette ai consumatori di accedere a un mercato più ampio e diversificato, offrendo maggiori possibilità di scelta in termini di prezzo, modello e condizioni del veicolo.

I rischi delle auto importate: chilometri scalati e riparazioni non certificate
Nonostante i vantaggi dell’importazione, l’acquisto di un’auto usata dall’estero non è privo di insidie. Secondo lo studio, un numero significativo di veicoli importati presenta chilometraggi manomessi o danni non dichiarati. In particolare, le auto importate dalla Romania mostrano il rischio più alto di frode del contachilometri (15% dei casi), seguite da Lituania (12%), Stati Uniti (11%), Polonia (10%) e Belgio (7%).
Uno dei problemi principali è la difficoltà nel tracciare la reale cronologia del veicolo. Spesso, l’auto arriva in Italia con un determinato chilometraggio, ma viene successivamente alterato per aumentarne il valore di mercato. Inoltre, molte auto incidentate vengono riparate con pezzi di ricambio economici e non originali, compromettendone la sicurezza e l’affidabilità nel lungo termine.
Come proteggersi dalle truffe
Per evitare brutte sorprese, gli esperti consigliano di effettuare controlli approfonditi prima di acquistare un’auto importata. È essenziale verificare la cronologia del veicolo tramite database specializzati e, se possibile, sottoporlo a un’ispezione professionale per valutarne le reali condizioni.
“La trasparenza nel mercato delle auto usate deve essere una priorità. In alcuni casi, gli acquirenti non sono nemmeno consapevoli che la loro auto sia stata importata. Questo permette ai venditori disonesti di nascondere informazioni cruciali come incidenti precedenti o furti”, conclude Buzelis.
Affidarsi a fornitori di dati certificati e rivolgersi a professionisti per la verifica del veicolo rappresentano le migliori strategie per un acquisto sicuro e consapevole.