Ha ricevuto tante attenzioni l’ASI Village, dove dal 26 al 29 ottobre migliaia di visitatori di Auto e Moto d’Epoca non sono voluti mancare allo stand dove numerosi Club Federati di tutta Italia si sono riuniti sotto l’insegna di “Orgoglio Italiano”, il leit motiv che nel corso dell’anno ha contraddistinto le attività della Federazione. L’esposizione dell’ASI Village è stata quindi un tripudio del made in Italy contraddistinto dalla presenza di veicoli per rappresentano il meglio della produzione italiana di tutte le epoche, in termini tecnologici, stilistici e socio-culturali.
Esposti all’ASI Village, in primis, un modello in scala 1:25 dell’Amerigo Vespucci, famoso veliero della Marina Militare italiana (con cui ASI ha sottoscritto un nuovo accordo che permette al Museo Storico Navale di Venzia e al Museo Tecnico Navale di La Spezia di entrare a far parte dei musei ASI). Particolare accento nonché simbolo di “Orgoglio Italiano” la Lamborghini Miura certificata ASI e che è stata premiata con uno dei tre riconoscimenti internazionali intitolati “FIVA Heritage Hall of Fame” istituiti dalla Federazione mondiale dei veicoli storici; altre due nomination proposte da ASI sono state quelle per l’ingegner Giampaolo Dallara e per il designer Ercole Spada.
Altra importante cerimonia che si è svolta nell’ASI Village è stata dedicata al Premio Nazionale ASI 2023 per il Motorismo Storico. Istituito nel 2019, è uno speciale riconoscimento per quelle personalità che si siano dimostrate particolarmente vicine al settore. Già assegnato alla ex Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, a Giampaolo Dallara, a Leonardo Fioravanti, a Marcello Gandini e a Giacomo Agostini, il Premio ASI 2023 è andato alla memoria di Mariella Mengozzi, straordinaria direttrice del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino recentemente e prematuramente scomparsa.
Simbolo di “Orgoglio Italiano” era anche l’Alfa Romeo Giulietta del 1956, ultima auto appartenuta ad Enrico Mattei, personaggio di spicco nella storia italiana del secondo ‘900 alla cui memoria si dedicano i nipoti Rosangela Mattei e Aroldo Curzi Mattei. Con quest’ultimo è stato possibile riscoprire la figura di un imprenditore illuminato, “Italiano fino al midollo e milanese d’azione – come ha espresso Curzi Mattei – per il quale non poteva esserci auto diversa se non la Giulietta. Con lei si entrava nella modernità industriale e non poteva esserci compagna migliore per viaggiare verso il moderno futuro dell’Italia. Per l’uomo del riscatto umano, creativo e industriale, che doveva ridare dignità all’Italia e ai suoi concittadini, non esisteva un’altra possibilità. Quell’uomo elegante e sorridente alla guida è il simbolo di un’Italia che ce la farà”.
Il Senatore della Repubblica Marco Lisei, Commissione Affari Costituzionali del Senato, è poi intervenuto sul delicato tema delle auto storiche dopo il 2035, famoso orizzonte imposto non senza polemiche come ultimo anno di libera vendita delle auto endotermiche. Si è discusso di carburanti alternativi anche per le auto storiche, in parte già realtà. “Così come è fondamentale evidenziare l’importanza di garantire la sostenibilità – ha esordito il Senatore Lisei – allo stesso tempo lo è sottolineare come non esista una via obbligatoria specifica per farlo. La transizione dal motore endotermico a quello elettrico è una via considerata utile da alcuni ma i bio-carburanti, ad esempio, possono essere un’alternativa utilissima e performante. Inoltre, per quanto riguarda il comparto dei veicoli di interesse storico e collezionistico, mi preme sottolineare come il loro coinvolgimento nell’inquinamento sia marginale, sia per il loro numero ridotto e sia per il loro utilizzo limitato, il quale incide in maniera quanto meno trascurabile rispetto al parco veicolare generale, motivo per il quale è importante far presente la necessità di derogare tali veicoli dai provvedimenti delle limitazioni sulla circolazione delle Regioni e dei Comuni”.
I temi legati alla passione per i motori sono rimasti sempre al centro della scena, per cui sul palco dell’ASI Village si sono alternati gli incontri su Giotto Bizzarrini “l’ultimo costruttore romantico”, sulla Moto Guzzi e “Dal Condor al V7, le corse per tutti”, sulla Vespa come “patrimonio culturale italiano”, sulla Ducati “asso pigliatutto” ma anche argomenti di attualità come la formazione professionale ed i principali eventi ASI come l’imminente “ASI in Pista”, la rinata “Stella Alpina”, il consolidato “ASI Circuito Tricolore” fino al sempre più internazionale “ASI Go-Kart Show”.
“La quarantesima edizione di Auto e Moto d’Epoca ha raggiunto nuovi traguardi – ha commentato il Presidente ASI Alberto Scuro al termine della rassegna – ponendosi definitivamente come riferimento internazionale tra i saloni di settore. ASI ha contribuito con la forza della passione, con l’entusiasmo dei suoi Club, con la competenza e la disponibilità dei suoi volontari, con la partecipazione delle Istituzioni che hanno accolto i nostri inviti per condividere il forte spirito di orgoglio italiano che ha caratterizzato un ASI Village ricco e vivo come non mai.”
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