9) Alfa Romeo Giulia: ritorno alle origini per tornare in alto
Presentata nel 2015, anno del 105° anniversario della Casa, la Giulia ha segnato l’inizio di una nuova era per il Marchio italiano ed è per questo che abbiamo voluto includerla in questa speciale classifica nonostante la sua giovane età, e non è neanche l’unica come scoprirete a breve. Quanto mai attesa dopo notevoli ritardi nelle prime consegne, la Giulia è oggi il fiore all’occhiello dell’attuale produzione e ha potuto contare sul determinante ritorno della trazione posteriore per andare alla conquista dei clienti globali nelle menti dei quali Alfa Romeo pur qualcosa doveva ancora significare dopo gli anni bui e l’avanzata delle concorrenti tedesche. Rivale ufficiale delle tre volumi tedesche, la Giulia può ora affrontare a pieno titolo le sue concorrenti nel segmento D grazie a una dinamica di guida sopraffina e a uno stile che non ha nulla da invidiare ai modelli che hanno fatto grande la Casa di Arese.
Dopo la presentazione gli appassionati dovettero aspettare il 2016 inoltrato per vedere consegnate le prime unità ma in pochi sono rimasti realmente delusi. Noi ci spingemmo oltre dopo averla provata definendola la vettura spartiacque per Alfa Romeo: nulla sarebbe stato più come prima dopo il suo arrivo. Finalmente forte di tecnologie e di uno stile all’avanguardia, la Giulia rappresenta oggi l’arma per andare alla conquista dei nuovi mercati, specialmente quello nord americano fortemente spinto dal compianto Marchionne, primo sostenitore della rinascita della sua adorata Alfa Romeo. Non tutti sanno che la Giulia sarebbe dovuta arrivare sui listini almeno due anni prima, per quello dopo la 159 ci fu un “buco” di diversi anni nel determinante segmento delle berline di segmento D. Lo spostamento temporale del debutto permise l’adozione della piattaforma Giorgio e della tanto desiderata trazione posteriore, assente dal 1993 con l’uscita di produzione della 75. Complete e apprezzate le motorizzazioni e ovviamente non poteva mancare l’estrema Giulia Quadrifoglio: 510 CV possono bastare per puntare veramente in alto?
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