Tavares, futuro CEO di Stellantis, è stato chiaro: dovremo fare bene in Cina per avere successo. Sì, ma come? La storia sia di FCA (Maserati a parte) sia di PSA nel paese asiatico non parla di risultati eclatanti, ecco perchè, secondo il manager portoghese, bisognerà puntare su prodotti di grido.
Uno di questi potrebbe essere la nuova Alfa Romeo Alfetta, un altro dei nomi con una storia da raccontare e con una storia che potrebbe ricominciare. Anche lei era tra le novità previste dal piano industriale annunciato da Marchionne nel 2018 ma poi, come tutti sanno, molti di quei progetti sfumarono nel nulla.
Proprio Tavares, che di Marchionne ha sempre avuto grande considerazione, sembra essere intenzionato a rispolverare i vecchi progetti per farne le basi per il lancio di Stellantis. Se, per ora, nel futuro di Alfa Romeo sono attese a stretto giro i restyling di Giulia e Stelvio, attesi nel 2021 insieme a Tonale, il fine anno (prossimo) potrebbe riservare sorprese.
Sarebbe un modello destinato prevalentemente al mercato cinese la nuova Alfetta, un mercato dove le tre volumi sono ancora molto apprezzate, molto di più che in Europa dove, non a caso Alfa Romeo ha già in cantiere, come accennato, Tonale. Alfa Romeo non ha una grande storia in Cina ma è stato Massimiliano Trantini, direttore operativo di FCA per la regione dell’Asia-Pacifico a cogliere la curiosità: il logo del Biscione è legato culturalmente alla tradizione cinese in uno dei suoi simboli più conosciuti, il dragone.
Difficile che solo questo fatto puramente estetico sia il viatico per un futuro da protagonista ma, una volta nata Stellantis, qualcosa è destinato a cambiare. Sfruttando la piattaforma Giorgio, nascerebbe la nuova Alfetta, una sorta di Giulia XL (o di segmento E) dotata di tutti gli ultimi sistemi di assistenza alla guida, motori ibridi e infotainment di ultima generazione.
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