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A tu per tu con Fulgenzi, Cerqui e Scanzi, piloti protagonisti della Porsche Carrera Cup Italia 2013

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Monza – Durante l’ultimo weekend di gare della Carrera Cup Italia 2013, abbiamo raccolto qualche intervista con il Responsabile Competizioni Michelin Italia Fabrizio Cravero ed i piloti protagonisti del Campionato monomarca e monogomma targato Porsche e Michelin.

Il neo-campione Enrico Fulgenzi, il rookie – secondo classificato – Alberto Cerqui, e il gentleman driver – terzo nella Michelin Cup – Giacomo Scanzi, ci hanno fatto un breve resoconto della stagione appena conclusasi, parlandoci anche delle loro aspettative future e degli pneumatici Michelin, che quest’anno hanno modificato la composizione della mescola: più graduale nel raggiungere la temperatura, a favore di una durata e di una costanza di rendimento superiori.

Enrico Fulgenzi: “La storia di questa stagione 2013 della Porsche Carrera Cup Italia è stata particolarmente interessante: le gomme Michelin hanno avuto un ruolo determinante, rappresentando in qualche modo il fil rouge del Campionato. Ci siamo presentati alla prima gara di Misano Adriatico – considerati da molti come i favoriti per la vittoria finale – senza conoscere bene le potenzialità dei nuovi pneumatici. La prima parte della stagione è stata, così, dedicata a ricucire il gap che ci separava dagli altri team, molti dei quali avevano svolto più test di noi ed erano più avanti con la messa a punto della vettura. Nella seconda metà del Campionato, invece, grazie al lavoro dei tecnici della Heaven Motorsport, siamo riusciti da subito ad andare molto forte, fino a conquistare il titolo iridato Carrera Cup Italia 2013.

FOTO1 Fulgenzi

Per quanto riguarda il comportamento delle Michelin, da quest’anno serve qualche giro in più per portare in temperatura le coperture; quando gli pneumatici sono caldi, però, le prestazioni sono davvero ottime. Le Michelin, infatti, sono le uniche gomme con cui le Porsche 997 GT3 Cup – che non sono dotate di sistema ABS – riescono a fare tempi così bassi. Con due treni di pneumatici completi (10 gomme) a disposizione, più una di riserva (anteriore e posteriore), la gestione da parte del team deve essere particolarmente oculata: si devono affrontare due prove qualifica e due round di gara, e questo rappresenta una sfida in più soprattutto per i gentleman driver”.

Alberto Cerqui: “Sono felice di come si è svolto il mio primo anno in Porsche: ho lottato, da rookie, per il titolo assoluto, fino all’ultima curva dell’ultimo round! Posso dire, quindi, di aver centrato i miei obbiettivi stagionali. Lo staff della Carrera Cup Italia, nonostante il leggero deficit di partecipanti rispetto alle passate edizioni, ci ha offerto un’organizzazione perfetta, e garantito una buona visibilità da parte dei media.

FOTO2 Cerqui

Ho iniziato la stagione senza troppe ambizioni, con l’aspettativa di fare un’esperienza importante; poi, gara dopo gara, abbiamo visto avvicinarsi la possibilità di vincere il Campionato, e abbiamo tentato fino all’ultimo di fare il colpaccio. Inoltre, essendo stato selezionato da Porsche Italia come miglior pilota Under 26, ho potuto partecipare all’International Scholarship Program, che mi ha offerto la possibilità di giocarmi un posto nella Porsche Mobil 1 Supercup 2014, con una dote di ben 200.000 Euro.

Per quanto riguarda le gomme Michelin, la principale novità che ha caratterizzato la stagione del mio debutto è rappresentata dal cambio di mescola. Le nuove coperture sono state pensate per garantire un degrado minore e, conseguentemente, una maggiore durata nell’arco del weekend di gare. Nonostante qualche prima difficoltà di adattamento, sono felice che la confidenza con gli pneumatici sia aumentata gara dopo gara, garantendomi ottimi risultati”.

Giacomo Scanzi: “Anche quest’anno il Campionato Porsche Carrera Cup Italia ha manifestato un alto livello di competitività, nonostante l’attuale congiuntura economica non faciliti gli investimenti nel Motorsport. Dal mio punto di vista – quello di un pilota di 58 anni che corre per divertirsi – posso dire di essere molto soddisfatto della stagione 2013: ho avuto la fortuna di potermela permettere interamente, e di vivere da protagonista della Michelin Cup un gran numero di gare!

FOTO3 Scanzi

I nuovi pneumatici Michelin hanno permesso anche a un gentleman driver come me, che ha avuto modo di guidare la vettura Cup durante i sette eventi in programma più qualche sporadica occasione, di godere di un feedback maggiore rispetto all’anno scorso. Come vi avranno già accennato alcuni miei colleghi, la fase di riscaldamento della gomma – soprattutto all’anteriore – è risultata un po’ più faticosa che in passato; poi, però, l’usura si è dimostrata molto più lenta e graduale, garantendoci un maggior numero di giri veloci. Io e il mio team (Krypton Motorsport), a differenza di altre squadre più attrezzate, abbiamo avuto la possibilità di lavorare sul solo setup da gara, sacrificando la massima performance in qualifica pur di trovare una buona messa a punto generale. Nonostante questo deficit, chiudo la stagione con un terzo posto nella Michelin Cup, la classifica riservata ai piloti non professionisti”.

Per concludere, il Responsabile Competizioni Michelin Italia Fabrizio Cravero ha commentato: “Ogni anno vivere e accompagnare la Carrera Cup è un’emozione fantastica, non solo dal punto di vista personale, in quanto amante del Motorsport in generale, ma anche dal punto di vista tecnico. Le competizioni in pista, così come i rally, sono il nostro laboratorio nel quale affinare le migliori tecnologie per poi riportarle su strada, nella guida di tutti i giorni. Le performance più sportive, così come la sicurezza, sono il nostro obiettivo finale; vogliamo che i nostri consumatori vivano a pieno l’esperienza di guida, che siano un tutt’uno con la propria auto, berlina, sportiva o utilitaria che sia. Ci impegniamo perché tutto questo accada, un impegno che va dalla pista alla strada”.

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