Tommaso Corona
Interessante la ricerca realizzata da Motus-E circa lo stato dei punti di ricarica in Italia già attivi. Quanti ce ne sono? Quante sono accessibili al pubblico? La risposta a queste e altre domande nell’articolo.
Secondo Motus-E, brava a sfruttare il momento (le vendite di elettriche e ibride plug-in è cresciuta vertiginosamente dal 2019 al 2020, seppur con numeri ancora piccoli), grazie agli incentivi. Questi, però, non bastano, se a supporto dell’automobilista manca la fonte dove alimentare la propria auto.
In buona sostanza, in Italia ci sono 14.000 punti di ricarica, con oltre 7.400 stazioni accessibili al pubblico. Poche o tante? Per un quota di mercato delle vetture che necessitano di ricarica prossima al 3%, si può ancora fare molto, specie per quanto riguarda la diffusione capillare sul territorio. Il 73% dei punti di ricarica in Italia è su suolo pubblico, mentre il 27% su suolo privato a uso pubblico (si pensi ai parcheggi dei supermercati o dei grossi centri commerciali).
Rispetto alla fine di settembre 2019, le colonnine in Italia sono cresciute del 33%, con 7.200 infrastrutture di carica (prima erano 5.246) e 14.000 punti di ricarica (prima erano 10.647). Del tutto simile la crescita per quanto riguarda la potenza erogata dai punti di ricarica, dove quelle a corrente continua, più veloci (utili per alimentare veicoli con un motore elettrico più potente di 22 kW), segnano un rallentamento. Per farvi un esempio, Enel X ha già superato i 10.000 punti di ricarica da lei gestiti.
Di questi punti di ricarica, quanti sono situati in autostrada? Sempre Motus-E, nella ricerca da loro pubblicata, sui 6.943 km di nastro stradale in Italia, calcola 13 colonnine ogni 100 km. Ovviamente la maggiore diffusione al nord rispetto al sud è sempre da tenere in considerazione sul risultato di questa media…
Per farvi capire, in Lombardia, ovviamente territorialmente più estesa del Molise, ci sono 2.467 punti di ricarica. Nella piccola regione del sud, appena 106.
Se questa ricerca vi ha incuriosito, potete leggerla nella sua completezza cliccando su questo link.
