Espressione del miracolo economico degli anni 60, la Opel Rekord P2 festeggia un importante anniversario. Sono passati 60 anni, infatti dal suo debutto, avvenuto al Salone di Francoforte.
Evoluzione della Opel Olympia Rekord P1 (di cui peraltro conservava gran parte della meccanica a cominciare dai motori di 1.500 e di 1.700 cc, rispettivamente da 50 CV e da 55 CV), la Rekord P2 proponeva un’estetica completamente nuova che staccava definitivamente il design Opel da quello americano: niente più curve eccessive e pinne posteriori, ma soprattutto un uso moderato delle cromature.
Inizialmente disponibile solo nelle versioni berlina a 2 porte e Caravan (station wagon), presto affiancate da una berlina 4 porte e l’anno seguente una personalissima coupè, caratterizzata da un tetto molto corto e basso, si rivelò un indiscutibile successo commerciale, come dimostrano la produzione di 1.400-1.500 esemplari al giorno e le 754.385 unità vendute in soli tre anni.
Un discorso a parte merita l’inedita Rekord P2 coupé, presentata nell’agosto 1961, che si differenziava dalla berlina a 2 porte per l’altezza del corpo vettura ridotta di 8 cm e per il lunotto molto più inclinato in avanti che riduceva inevitabilmente l’abitabilità nella parte posteriore dell’abitacolo. Un’altra particolarità era rappresentata dalla motorizzazione, in quando la vettura era disponibile esclusivamente con una speciale versione potenziata a CV del 4 cilindri di 1,7 litri, che l’anno seguente andò a equipaggiare anche la versione Lusso della berlina 4 porte. Pur essendo destinata a un mercato di nicchia, la Opel Rekord P2 Coupè riscosse un buon successo commerciale (12.000 esemplari prodotti nei primi sei mesi), ma soprattutto anticipò il mercato delle coupè 2+2 posti da famiglia che qualche anno dopo trovò espressione nell’intramontabile Opel Manta.
La produzione della Opel Rekord P2 cessò nel Febbraio 1963.