Tra le misure utili per contrastare il contagio da Coronavirus, la disinfezione degli ambienti gioca un ruolo importante laddove si possa intervenire su superfici che possono interagire con le vie di trasmissione umana, tramite naso, bocca e occhi. Oggi si parla di ipoclorito di sodio: serve per gli ambienti esterni? E quali sono le sue controindicazioni?
Ipoclorito di sodio per pulire le strade?
Alcuni Sindaci dei comuni piemontesi hanno chiesto un parere all’Arpa sull’uso di ipoclorito di sodio per la pulizia delle strade. La risposta dell’ente è che non vi è evidenza che spruzzare ipoclorito di sodio all’aperto, massivamente, sui manti stradali, possa avere efficacia per il contrasto alla diffusione del Coronavirus dal momento che le pavimentazioni esterne non consentono interazione con le vie di trasmissione umana.
Negli ambienti interni invece?
Si ritiene invece che iniziative mirate, rivolte a superfici in ambiente interno o esterno destinate a venire a contatto con le mani, possano conseguire risultati migliori in ottica di prevenzione di diffusione del contagio.
L’uso massivo può essere dannoso
Bisogna sottolineare che l’ipoclorito di sodio, componente principale della candeggina, è sostanza inquinante che potrà nel tempo contaminare le acque di falda, direttamente o attraverso i suoi prodotti di degradazione.
Si invitano pertanto i Sindaci a tenere conto di queste indicazioni, concentrando gli sforzi nella direzione di maggior efficacia degli interventi di lotta al Coronavirus.
Vi ricordiamo, inoltre, che per spostarsi è necessario munirsi del modulo di autocertificazione, che potete scaricare dal link seguente: