C’era davvero tanta Ferrari ieri a Milano, durante l’evento “90 anni di emozioni” che la Casa del cavallino ha organizzato insieme ad ACI per festeggiare, a dovere, i suoi 90 anni, davanti ai suoi tifosi, accorsi in massa nonostante il gran caldo. L’attesa sotto il sole ancora cocente di questa fine estate ha però ripagato le attese durante l’ evento Ferrari, quando sul palco sono saliti i campioni di ieri, di oggi, e del domani. Inoltre, proprio da quel palco Angelo Sticchi Damiani ha annunciato il rinnovo di Monza fino, almeno, al 2024, una bella notizia che non ha fatto che scaldare ancora di più l’atmosfera.
Sul palco si sono alternati infatti un gran numero di piloti, uno svariato numero di titoli mondiali (potevano essere 12 in più…se ci pensate) ma, soprattutto, la folla ha dimostrato tutto il suo calore per i due alfieri della rossa in formato 2019, Vettel e Leclerc, reduce dalla sua prima vittoria solo pochi giorni fa in Belgio.
Uno dei più acclamati è stato sicuramente Kimi Raikkonen, ancora idolatrato dai tifosi un po’ perchè è ancora l’ultimo pilota ad aver portato il titolo mondiale a Maranello, un po’ perchè Iceman sa farsi voler bene, con il suo carattere unico al mondo. Dal vivo ha poi fatto un certo effetto veder salire sul palco Luca Cordero di Montezemolo, che alla Ferrari ha dedicato una vita, così come Stefano Domenicali e Maurizio Arrivabene.
Tra le vecchie glorie presenti Berger, Alesi, Irvine, Capelli, Merzario, Arnoux, Andretti, che non si è fatto mancare un giro sulla Monza SP2 (lui che a Monza, in pole, ci andò nel 1982), Fisichella, Badoer, una figura importante dietro i successi dell’era Schumacher, Massa e Prost, che non è voluto mancare nonostante il suo ruolo ben chiaro nella dirigenza del team Renault.
Nel cuore di Milano si è dato spazio alle 89 edizioni della gara tricolore disputate fino a qui, una corsa storica che è parte del calendario internazionale da ben prima dell’istituzione del Mondiale di Formula 1, con un lungo applauso nel momento dell’annuncio del rinnovo.
Proprio pensando al futuro, non sono mancati i piloti del domani, perfettamente rappresentati dagli allievi della Ferrari Driver Academy (FDA) Giuliano Alesi, Callum Ilott, Mick Schumacher, Marcus Armstrong, Robert Shwartzman ed Enzo Fittipaldi, così come dai piloti GT Alessandro Pier Guidi, James Calado e Daniel Serra, vincitori della 24 Ore di Le Mans 2019.
Sul palco di Piazza Duomo in mostra alcune vetture iconiche della Casa di Maranello, come la 312 F1 del 1967, guidata da Chris Amon, la 312 B3/74 di Clay Regazzoni, la 126 CK di Gilles Villeneuve, prima Ferrari turbo a vincere un GP (a Monaco nel 1981), il prototipo IndyCar del 1986 e la F2002 del quinto titolo di Schumi. Non poteva mancare la SF90, vettura 2019 reduce dalla vittoria in Belgio e temporanamente esposta all’evento Ferrari prima di prendere la via dell’Autodromo.
Ma gli appassionati presenti in Piazza Duomo hanno potuto anche assistere a una parata di auto splendide: l’Alfa Romeo 6C della Scuderia guidata nel 1932 da Tazio Nuvolari, su cui è arrivato Leclerc, la 750 Monza del 1955, che ha portato Sebastian, la 312 T con la quale Niki Lauda vinse il titolo mondiale del 1975, ma anche quattro gioielli della produzione Ferrari: le Monza SP1 ed SP2, F8 Tributo e la 488 Pista Spider.
Dopo l’evento, Vettel, Leclerc e il Team Principal Mattia Binotto si sono spostati al Ferrari Store di via Berchet per un ultimo abbraccio con i tifosi. Da domani tutti a Monza, c’è un Gran Premio d’Italia nel quale la Scuderia Ferrari vuole essere protagonista.
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