Dopo il comunicato ufficiale da parte degli organizzatori del Salone dell’auto di Torino con cui hanno sancito definitivamente che la 6a edizione del Salone dell’Auto all’aperto Parco Valentino si svolgerà in Lombardia dal 17 al 21 giugno 2020.
Chiara Appendino, sindaca di Torino ha dichiarato: “Sono furiosa per la decisione del comitato organizzatore del Salone dell’Auto di lasciare Torino dopo cinque edizioni di successo.
Una scelta che danneggia la nostra città, a cui hanno anche contribuito alcune prese di posizione autolesioniste di alcuni consiglieri del Consiglio Comunale e dichiarazioni inqualificabili da parte del Vicesindaco.
Senza sottrarmi alle mie responsabilità, mi riservo qualche giorno per le valutazioni politiche del caso.”
Gli fa eco Marco Chessa, Consigliere Comunale, che ha espresso fin da subito il suo sostegno alla manifestazione: “Il trasferimento del Salone dell’Auto in Lombardia è una brutta notizia per Torino, i torinesi, le attività produttive, ricettive e commerciali.
Personalmente ho sempre sostenuto questa manifestazione in quanto è stata capace di creare un notevole effetto benefico sulla Città: un effetto che non tutti, purtroppo, hanno avuto la capacità e la lungimiranza di apprezzare.”
Le dichiarazioni inqualificabili a cui fa riferimento Chiara Appendino sono quelle del Vicesindaco Guido Montanarini che si era espresso in questi termini: “Fosse stato per me, il Salone al Valentino non ci sarebbe mai stato – ha detto – Anzi, nell’ultima edizione ho sperato che arrivasse la grandine e se lo portasse via. Sono stato io a mandare i vigili per multare gli organizzatori”.
Guido Montanari, coinvolto direttamente nelle dichiarazioni del Sindaco ha comunicato: “In merito a mie pretese dichiarazioni su Salone dell’auto al Parco del Valentino usate per giustificare un abbandono dei promotori da Torino, preciso quanto segue. Ho sempre ritenuto che il Salone dell’auto sia una ricchezza della città e che si possa fare al Parco del Valentino con una mediazione tra esigenze degli organizzatori e fruizione del parco. Limitare i tempi di montaggio e smontaggio dei padiglioni e compensare con interventi sulla qualità del verde è una semplice scelta di buon senso. Questa mia posizione è stata travisata per giustificare evidentemente scelte già assunte. Capisco lo sconcerto e il disappunto della Sindaca e mi scuso per aver dato pretesto a polemiche strumentali.”