Dopo l’esibizione con la Benetton B194 che lo ha lanciato nell’olimpo dei grandi, prima ancora di conquistare il campionato europeo di F3, Mick Schumacher tornerà a sedersi su una monoposto che ha reso grande suo papà Michael, la Ferrari F2004. Due monoposto separate da dieci anni di evoluzione tecnica e, soprattutto, quelle del primo e dell’ultimo mondiale del sette volte campione del mondo tedesco.
Sarà una vera emozione per il giovane talento della Ferrari Driver Academy esibirsi al volante della F2004 che regalò ben 13 vittorie, su 18 gran premi, al Kaiser. Attualmente impegnato in F2 in una stagione contraddistinta da pochi alti e tanti bassi con il team Prema, Mick Schumacher scenderà in pista sulla F2004 nel weekend del GP di Germania, in programma nel weekend del 26-28 luglio.
Non sarà la prima volta del giovane Schumi a bordo di una Ferrari: ricordiamo infatti che ha già girato con la SF90 nei test successivi alla gara del Bahrain, per poi prendere il giorno seguente le redini della Alfa Romeo Racing C38.
Saranno in realtà due le esibizioni di Mick Schumacher sulla F2004 con il suo casco giallo (anche se potrebbe adottare una livrea speciale per l’occasione): la prima sabato 27 luglio prima delle qualifiche, in programma alle 15:00. La seconda, quando le tribune saranno già piene per seguire la gara, prima della Driver’s Parade.
Ricordiamo che la pista di Hockenheim è cara alla famiglia Schumacher. Proprio sullo storico circuito tedesco, stravolto dai suoi lunghi rettilinei nel 2002, Michael vinse quattro volte, una con la Benetton nel 1995, al suo primo successo casalingo, e tre con la Ferrari (2002, 2004 e 2006). Il figlio Mick, dalla sua, ha invece celebrato su questo tracciato il titolo europeo di Formula 3 lo scorso anno.
Mick non vede l’ora di scatenare in pista il V10 della F2004: “Penso che sarà incredibile poter guidare questa vettura ad Hockenheim. L’ultima volta che sono stato in quell’impianto ho potuto festeggiare il mio titolo di Formula 3. Sarà bellissimo tornare a girare là con una delle vetture più potenti e vincenti della storia della Formula 1. Non vedo l’ora”.