Svelata per la prima volta a settembre 2018, la nuova Kia ProCeed ha cambiato le carte in tavola, stupendo ancora una volta la platea internazionale, proponendo quella che è praticamente la prima shooting brake secondo un marchio generalista.
Prima di tutto, però, è cambiato il nome: non più Pro_Cee’d, ma ProCeed, segno da una parte dei tempi che cambiano e dall’altra del netto cambio di rotta da parte del modello, il quale assume una connotazione nuova. Infatti, se prima la Pro_Cee’d era una berlina tre porte di segmento C, oggi la ProCeed è la shooting brake del Marchio, con una carica tutta nuova.
Esterni: fascino da premium
Il design della Kia ProCeed è stato studiato presso il centro di ricerca europeo, a Francoforte, mentre la produzione è in Slovacchia, dove vengono già prodotte la nuova Kia Ceed e la Ceed Sportswagon. La nuova shooting brake è lunga 4,60 metri, 5 millimetri in più della Sportswagon, stessa misura che la differenzia da quest’ultima in altezza, 1,42 metri, grazie all’assetto ribassato e alla linea filante del tetto. Cofano e parte anteriore sono in perfetta condivisione con la 5 porte, così come il classico tiger nose che domina il frontale insieme ai fari Full LED di serie.
Il passo rimane lo stesso, 2,65 metri, tipico della piattaforma comune K2, e i cerchi sono da 17” pollici di serie o da 18”. Il vero fascino, però, la ProCeed lo sfoggia nella parte posteriore, dove debuttano gli scenografici fari a LED, uniti da un unico elemento, come abbiamo già visto su Sportage, ma in una chiave nuova. Attirano, nel complesso, anche l’inclinazione del lunotto e gli scarichi a vista, posti agli estremi.
Nel complesso un design molto ben riuscito, che conferma quanto di buono fatto fino a oggi con Stinger e Ceed.
Interni: qualità europea
Dentro la nuova Kia ProCeed propone ciò che si è già visto sulle sorelle della famiglia Ceed: di serie lo schermo touch da 8”, con connettività Android Auto e Apple CarPlay, sistema audio premium JBL a richiesta o di serie, in base alla scelta tra la versione GT e GT Line.
Non mancano materiali morbidi, dettagli sportivi e accessori premium, come i sedili in misto pelle, i sedili elettrici riscaldabili, il volante sportivo a “D” e la pedaliera in alluminio.
Quello che cambia, ma non in maniera così marcata, rispetto alla Ceed Sportswagon è lo spazio. Con la linea del tetto in discesa si perde qualcosa, ma i cinque occupanti riescono a stare comodi ugualmente. Inoltre, il bagagliaio ha solamente 31 litri in meno rispetto alla versione SW, che è leader nel suo segmento. Parliamo, infatti, di ben 594 litri di capienza per la ProCeed.
Motori: no all’Ecotassa
L’offerta dei propulsori della nuova Kia ProCeed vede due benzina e un Diesel, tutti turbo, euro 6d-Temp e tutti con emissioni inferiori ai 155 g/km di CO2, evitando di incorrere quindi nei malus dell’Ecotassa, appena introdotta dal Governo italiano.
Si parte dal 1.4 T-GDi da 140 CV, 242 Nm di coppia ed un consumo nel ciclo misto (WLTP) tra i 6 e i 6,4 l/100 km e si arriva al più potente, il 1.6 T-GDi da 204 CV della ProCeed GT, da noi provata. L’unica motorizzazione a gasolio è il 1.6 CRDi da 136 CV, 280 i Nm di coppia e un consumo nel misto che si attesta tra i 5 e i 5,2 l/100 km.
Per tutte e tre le motorizzazioni è possibile scegliere tra cambio manuale a 6 rapporti e cambio automatico made in Kia. Si tratta del doppia frizione a 7 rapporti che abbiamo già visto sulle Ceed tradizionali.
Alla guida della Kia ProCeed GT 1.6 da 204 CV: passepartout in chiave sportiva
Per il nostro test drive abbiamo optato per la GT abbinata al cambio automatico, per mettere alla prova le doti dinamiche e la velocità della trasmissione. I 204 cavalli del 1.6 turbo offrono una bella spinta fin dai bassi regimi, salvo “mollare” già prima del limitatore. Lo spunto e l’allungo, in ogni caso, sono degni di nota e i 265 Nm di coppia si fanno sentire, permettendo alla ProCeed GT di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi e di raggiungere la velocità massima di 225 km/h.
Il 7 marce di Casa Kia è sempre piuttosto intuitivo e reattivo, oltre a comportarsi bene anche quando viene comandato in modalità sequenziale attraverso i paddle al volante. Nel complesso accompagna egregiamente tutte le tipologie di guida, mostrando l’unica pecca quando gli si chiede un kick down improvviso, momento in cui soffre di una certa lentezza.
Siamo anche rimasti piacevolmente sorpresi dal sound di questa shooting brake, che propone scarichi con valvole, capaci di aprirsi in Sport e di convogliare la bella voce degli scarichi anche all’interno dell’abitacolo.
Parlando di modalità di guida, è altrettanto apprezzabile la scelta di due sole configurazioni: Normal e Sport. Questo modificano, tra le altre cose, anche la risposta dello sterzo, che rimane sempre molto preciso e diretto, ma a basse velocità è forse un po’ troppo pesante.
Bene anche l’assetto ribassato e sportivo, che danno un buon apporto durante la guida più “allegra”, donando confidenza in curva, ma al tempo stesso assorbono bene le buche cittadine. L’impronta data al comparto è chiaramente sportiva, ma quel leggero rollio – oltre a un filo di beccheggio – quando si aumenta l’andatura, mostra la voglia di non estremizzare un modello che deve essere versatile.
Durante la guida sportiva, però, siamo aiutati e non poco, dal Torque Vectoring, che distribuisce al meglio la coppia sulle ruote anteriori, senza considerare l’aiuto notevole che arriva dagli pneumatici Michelin Pilot Sport 4, capaci di dare un ottimo grip.
Parlando di una shooting brake però è importante anche il lato del comfort e della sicurezza, così la Kia ProCeed GT prova a soddisfare anche questi requisiti, grazie a una buona silenziosità dell’abitacolo (in Normal), a consumi medi dichiarati pari a circa 7,4 l/100 km e a sistemi di sicurezza all’avanguardia.
Tra questi troviamo lo Smart Cruise Control con il Lane Assist per mantenere il centro della corsia e seguire allo stesso tempo l’auto che segue, adattando la velocità (guida autonoma di livello 2). Ci sono poi il sistema di frenata d’emergenza evoluto, l’avviso di potenziale incidente in retromarcia (Rear Cross-Traffic Collision Warning), l’assistente di parcheggio e il monitoraggio dell’angolo cieco.
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