Siamo sui colli bolognesi per scoprire pregi e difetti del nuovo SUV targato Mini, figlio di un rinnovamento radicale.
Prima di raccontarvi come va nel nostro test drive in anteprima, ecco le 5 cose da sapere sulla nuova Mini Countryman:
- La seconda generazione della Mini Countryman è stata svelata allo scorso Motor Show di Los Angeles e, con la crescita di lunghezza di 20 cm rispetto allo scorso modello, diventa la Mini più grande che la Casa britannica abbia mai prodotto.
- A livello di design la nuova Countryman è dotata dei tipici stilemi di design del marchio, che vedono una netta ripartizione nella vista di profilo in tre aree, composte da tetto a forma di “casco”, superfici vetrate e corpo vettura. Le luci posteriori verticali, la calandra del radiatore esagonale e i grandi proiettori, sono stati sviluppati in modo nuovo e innovativo.
- Maggiore lunghezza, maggiore spazio e comfort. La nuova Mini Countryman all’interno si dedica con più attenzione alla comodità dei passeggeri, con 5 posti veri, divanetto posteriore scorrevole e un bagagliaio che va da 450 a 1.390 litri di capienza.
- Quattro le motorizzazioni più l’inedita versione ibrida. Si parte dalla Cooper con motore a tre cilindri 1.5 da 136 CV e si sale verso la Cooper S dotata del 2.0 da 192 CV. Tra i diesel, la Cooper D monta un 2.0 da 150 CV, mentre la Cooper SD mantiene la stessa cilindrata, ma con 190 cavalli. Infine, c’è la Cooper S E Countryman ALL4, ibrida plug-in che abbina lo stesso motore della Cooper ad un motore elettrico sincrono da 88 CV, per un totale di 224 CV. In alternativa al cambio manuale e a sei rapporti la nuova Mini Countryman viene offerta con il cambio Steptronic a 8 rapporti.
- Il lancio commerciale è previsto per questo mese di febbraio, mentre i prezzi partono da 27.450 euro per la Cooper 1.5 e arrivano ai 35.350 della Cooper SD, passando per i 29.450 della Cooper D da 150 CV e per i 31.450 euro della Cooper S.