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Aumento pedaggi autostradali: per ora tutto tace

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L’anno nuovo ha portato subito l’ipotesi ventilata di vedere un nuovo aumento pedaggi autostradali. Per ora, invece,è tutto fermo, a differenza di quello che usualmente capita con l’arrivo di un nuovo anno. Su circa il 90% della tratta  autostradale gestita da Autostrade per l’Italia, i pedaggi del nuovo anno sono rimaste identiche, e così rimarrà almeno per i primi sei mesi dell’anno. 
Risultato raggiunto grazie all’accordo stipulato tra il Governo e le concessionarie, dopo i mesi di tensione vissuti a causa del crollo del Ponte Morandi di Genova e la discussione che ne è derivata circa la ricostruzione. A titolo di esempio, il 1° gennaio 2016 gli automobilisti soliti a percorrere la tratta Torino-Milano, una volta arrivati al casello, si trovarono la sgradita sorpresa dell’aumento pedaggio autostradale del 6,5%, una vera e propria stangata.

Già il 31 dicembre il ministro Toninelli annunciava la scelta di non aumentare i pedaggi, se non appunto per quel 10% di percorsi che hanno deciso di seguire una strada diversa, per divergenze con il Ministero dei Trasporti. Vediamo quindi le tratte dove gli aumenti ci sono stati e sono già effettivi:

– A6 Torino – Savona (+ 6,6%)
– Autostrada della Valle d’Aosta (+6,32%)
– A 32 Torino – Bardonecchia (+6,71%)
– A4 da Padova Est al bivio con A57, Passante di Mestre, A57 – Tangenziale di Mestre (+2,06%)
– Strada dei Parchi: A24 Roma – L’Aquila, A25 diramazione per Pescara (+ 19%)

Tutti questi rincari sono effettivi, al momento, fino e non oltre il 28 febbraio. Per fugare ogni dubbio, ecco il link che vi permette di calcolare l’importo del pedaggio prima di mettervi in viaggio.

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