È morto Sergio Marchionne, il top manager aveva 66 anni. Dopo le notizie di sabato 21 luglio che preannunciavano l’aggravarsi della situazione di salute dell’ex AD di FCA è giunta ufficialmente la triste notizia del decesso di Sergio Marchionne che lascia la compagna Manuela Battezzato e i due figli dell’ex moglie Alessio Giacomo e Jonathan Tyler.
Nel pomeriggio di domenica alcune fonti definivano già le condizioni di Sergio Marchionne come irreversibili. Va detto che il ricovero avvenuto alla fine del mese di giugno, da quanto dichiarato, doveva portare ad un intervento alla spalla destra che avrebbe dovuto tenere Marchionne in clinica soltanto pochi giorni. Così non è stato, probabilmente una patologia oncologica degenerata nell’ultimo periodo ha accelerato la fine del più importante amministratore delegato del mondo automotive degli ultimi anni.
Morto Sergio Marchionne, le frasi celebri
Noto per il suo celebre maglioncino, Marchionne si è reso protagonista in questi anni anche per la sua verve e la battuta pronta.
Era ottobre 2010 quando disse “Io in politica? Scherziamo? Faccio il metalmeccanico, produco auto, camion e trattori”, nel 2007 dopo il lancio della Fiat 500 disse: “Voglio che la Fiat diventi la Apple dell’auto. E la 500 sarà il nostro iPod”.
Nel 2017 sulla vicenda dieselgate fu duro e disse: “Da stupidi truccare, non siamo Volkswagen“. Dopo il deludente GP di Monza dello scorso anno disse: “Mi girano le balle, imbarazzante differenza tra Mercedes e Ferrari”.
Disse anche l’industria dell’auto è “a metà strada dal paradiso e solo un miglio fuori dall’inferno“, citando una celebre canzone di Bruce Springstee.
Recentemente ha ironicamente bacchettato anche il Vice Premier Luigi Di Maio dicendo: “Di Maio? Ho notato in tv l’altro giorno che andava in giro con una Renault, e io mi stavo domandando quale parte dello stabilimento di Pomigliano le produce. Non credo che le facciamo noi“.
Lo scorso 8 marzo disse ai giornalisti al Salone di Ginevra: “Il mio successore saprà di esserlo mezz’ora prima dell’annuncio. A me è andata così, perché per lui deve essere diverso?” frase che alla luce dei fatti di oggi appare quanto mai profetica.
Non sono mancati i consigli per i più giovani, alla Luiss nel 2016 disse: “Siate come i giardinieri: investite le vostre energie in modo che qualsiasi cosa facciate duri una vita intera e anche di più“.
14 anni di FIAT e poi FCA
Dopo le dimissioni di Giuseppe Morchio, Sergio Marchionne, nato nel 1952 e emigrato in Canada, figlio di un maresciallo dei carabinieri e di un’esule istriana, è arrivato in punta di piedi alla corte degli Agnelli a Torino. Prima come indipendente nel consiglio di amministrazione del Lingotto dal maggio 2003. Dal febbraio del 2002, fu anche amministratore delegato del gruppo svizzero SGS (società di certificazione svizzera degli Agnelli).
Sergio Marchionne viene nominato dal 1º giugno 2004 Amministratore delegato del gruppo FIAT, in seguito denominata Fiat Group Automobiles. Nel 2005 assume anche la guida dell’allora Fiat Auto, in prima persona. Da aprile 2006 a settembre 2013 è stato Presidente di CNH Global, azienda che operava nel settore delle macchine agricole e per le costruzioni. A giugno 2009 ha assunto la carica di Amministratore Delegato di Chrysler Group ora FCA US. A maggio 2010 è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Exor S.p.A.. Ha ricoperto inoltre la carica di Presidente di Fiat Industrial S.p.A. da gennaio 2011, a seguito della scissione del Gruppo Fiat, fino al settembre 2013 quando si fuse con la CNH Global, dando vita alla CNH Industrial, di cui diventa Presidente.
Dal 13 ottobre 2014 sostituisce Luca Cordero di Montezemolo alla presidenza della Ferrari N.V. e Ferrari S.p.A.
La carriera prima di FCA
Marchionne si è laureato in legge alla Osgoode Hall Law School di Toronto. Ha conseguito un Mba alla University of Windsor del Canada e dal 1985 è dottore commercialista, mentre dal 1987 è procuratore legale e avvocato nella regione dell’Ontario. E il Canada è stato il paese in cui il manager ha fatto anche le prime esperienze professionali, dal 1983 al 1985, proprio come commercialista ed esperto nell’area fiscale a Deloitte Touche.
Dal 1985 al 1988 Marchionne è stato controller di gruppo e poi director dello Sviluppo aziendale al Lawson Mardon Group di Toronto e tra il 1989 e il 1990 executive vice president della Glenex Industries. Poi, fino al 1992, vice president per la Finanza e chief financial Officer alla Acklands Limited.
Sempre a Toronto, nel periodo tra il 1992 e il 1994 ha ricoperto la carica di vice president per lo Sviluppo legale e aziendale, di chief financial officer e di segretario al Lawson Group. Dal 1994 al 2000, per l’Algroup di Zurigo, è stato, successivamente, executive vice president per lo sviluppo aziendale e poi amministratore delegato. In seguito è stato amministratore delegato prima e presidente poi del Lonza Group Ltd.