Come noto, Alfa Romeo è per la prima volta auto ufficiale della corsa in rosa, giunta quest’anno alla sua 101esima edizione. Come vi abbiamo spiegato qui, nella flotta figurano gli ultimi due modelli del Biscione, con la Giulia della Polizia che ha voluto, per una tappa, mostrarsi accanto alle sue “colleghe”.
Tra di esse il pubblico può ammirare la Giulia Veloce equipaggiata con il 2.2 Turbo Diesel da 210 CV abbinato alla trasmissione automatica AT8 e alla trazione integrale Q4. Un nome evocativo per la tradizione della Casa di Arese di grande impatto sulla gente. La prima “Veloce” nacque nel lontano 1956 con la Giulietta e da allora viene utilizzato per indicare le versioni più prestazionali delle berline Alfa.
Dopo le prime tappe corse la scorsa settimana, con inizio a Gerusalemme, la corsa rosa ha preso la via del nostro Paese e, tra le varie Giulia, ha fatto la sua comparsa anche la versione in divisa della Veloce, ovvero quella utilizzata dalla Polizia di Stato per i suoi pattugliamenti quotidiani.
Il rapporto tra Alfa Romeo e il corpo della Polizia di Stato continua ininterrottamente da più di cinquant’anni. Si iniziò con la 1900 T.I. (altra sigla rispolverata con una versione speciale della Giulia presentata a Ginevra), per poi passare ala Giulietta T.I. e arrivare alla vecchia Giulia capace di sviluppare 92 CV.
Anche negli anni Sessanta le “Pantere” Alfa Romeo vennero affiancate da modelli coupé, come la 2600 Sprint carrozzata da Bertone, o furgoni come il Romeo II. Infine, sono state Pantere della Polizia altre vetture Alfa Romeo, entrate nell’immaginario collettivo del Paese, come l’Alfetta, la Nuova Giulietta, l’Alfasud, la 33, l’Alfa 90, l’Alfa 75, la 156 e la 159 anche in versione Sportwagon fino ad arrivare alle attuali Giulietta e alla Giulia della Polizia in livrea bianco-azzurra che vedete nell’immagine.