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Alessandro Zanardi entra nella leggenda

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Sono passati esattamente 15 anni dal terribile incidente che privò Alex Zanardi delle gambe quel maledetto sabato al Lausitzring ma non della voglia di combattere e di primeggiare, come ai tempi delle sue vittorie in America nella Champ Car e prima ancora delle buone performance in F1.

Alle paralimpiadi brasiliane nella prova cronometro svoltasi a Rio de Janeiro nelle competizioni paraciclistiche svolta ieri Alex si è aggiudicato la terza medaglia d’oro paralimpica con la sua handbike dopo l’oro e i due argenti di Londra 2012. Nella prova a cronometro, gli atleti paralimpici dovevano percorrere due giri di un percorso lungo 10 chilometri che seguiva la costa di Pontal nei pressi di Rio de Janeiro. Zanardi ha completato la distanza di 20 km nel miglior tempo con 28:36.81 minuti con un vantaggio di 2,7 secondi sul secondo, assicurandosi l’oro nella prima delle tre gare nelle quali gareggerà a Rio.

È stato un lungo viaggio, iniziato praticamente il giorno dopo i Giochi di Londra, quando decisi che mi sarei concentrato su un nuovo obiettivo della mia vita e che questo sarebbe stato Rio – ha dichiarato Zanardi – Dovete anche sapere che lo stadio e le attrezzature di Rio sono costruiti dove una volte c’era un circuito di Indycar. Sono sempre stato veloce su quel circuito, ma non ho vinto una gara. Quindi, nel profondo del mio animo, pensavo che questa sarebbe stata un’altra opportunità per rimediare e per fare finalmente qualcosa di importante a Rio de Janeiro. Dopo gli anni entusiasmanti di preparazione e dopo essere arrivato qui per gareggiare su un percorso tecnicamente indovinato ma non esattamente quello giusto per me, è semplicemente fantastico assaporare, finalmente, il gusto dell’oro ancora una volta.”

Sapevo che il percorso di Pontal era, dal punto di vista tecnico, non del tutto favorevole a me per diverse ragioni. Quindi, insieme al mio allenatore abbiamo elaborato un programma dettagliato di come avrei dovuto affrontare la gara e di come distribuire i miei sforzi e mi sono attenuto rigidamente a quel programma,” ha continuato Zanardi. “Devo ammettere che è stato duro quando ho capito, dopo il primo giro, che mi trovavo soltanto terzo a quasi 20 secondi dietro a Stuart Tripp che conduceva in quel momento. Ma, nonostante ciò, ho continuato a spingere sulle manopole, seguendo il mio piano e attuando il mio progetto. Infatti, nel secondo giro, ho fatto veramente un miracolo. Perché non soltanto non rallentavo, ma sono riuscito addirittura ad aumentare la mia media e a sprintare verso la fine. Quindi, vincere una medaglia d’oro come questa per soli 2,7 secondi è ancora più soddisfacente. Sono molto, molto felice. Sono molto grato a tutte quelle persone che mi hanno aiutato ad essere qui e a vivere questo grande risultato”.

Oggi giovedì 15 settembre ci sarà la seconda prova con la gara stradale e Alex commenta così le attese: “Questa sarà una scommessa! Sono quasi sicuro che tutto sarà deciso in uno sprint verso l’arrivo. Abbiamo una curva a gomito molto stretta, praticamente una inversione di marcia, soltanto 200 metri prima del traguardo. Se riesco ad uscire da quest’ultima curva in buona posizione, so di possedere le qualità per fare un ottimo sprint. Quindi ho delle buone possibilità. Ma questo è ciò che pensano tutti i concorrenti. Così tutti proveranno ad entrare in questa curva davanti agli altri e, in questo modo, ci potrebbe anche essere possibilità di un incidente. Sarà una gara avvincente. Farò del mio meglio e la chiave di tutto sarà evitare qualsiasi problema”.

Complimenti Campione!

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Foto di Gabriele Bolognesi

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