Toyota da sempre è una delle case più attente all’innovazione e due notizie di questi giorni la vedono protagonista per quanto riguarda la tecnologia, seppur in due direzioni diverse. Da una parte la casa giapponese grazie all’hi-tech strizza l’occhio alla filosofia eco friendly (ambito in cui è sempre stata pioniera), dall’altra a quello dell’Internet of Things.
Il tetto diventa un pannello solare
Toyota ha trovato una nuova strada per migliorare la sua Prius Prime PHV tramite un pannello solare opzionale da posizionare sul tetto che la renderà la prima auto di produzione equipaggiata con una soluzione di questo tipo.
Al momento non sono state rilasciate specifiche in merito all’aumento dell’autonomia del veicolo in relazione all’uso del pannello, ma è possibile fare delle ipotesi che non sembrano essere troppo distanti dal vero. La Toyota Prius PHV vanta 60 chilometri di range con la batteria a piena carica e, stando alle prime indicazioni, l’efficienza della vettura con il pannello sul tetto dovrebbe migliorare del 10%. Sarà possibile vedere la Prius PHV con opzione “solar roof” in Giappone ed Europa entro la fine del 2016.
L’auto più social di sempre
L’altra novità riguarda i social media, strumenti che tra gli automobilisti trovano molti estimatori, ma anche molti detrattori che desiderano starne alla larga da questi servizi perché hanno paura dell’uso dei propri dati personali. Considerando l’epoca in cui viviamo però ed il concetto di privacy molto relativo su questi media, basta installare un’app sullo smartphone per rendersi conto di quanto siamo già coinvolti sul Web.
Toyota cerca di rendere le proprie auto più smart proprio grazie ai social media, strumenti capaci di dare alle vettura un’intelligenza emozionale. È lo stesso tipo d’intelligenza che ci permette di capire se un nostro amico ha qualcosa che non va guardandolo negli occhi, senza chiedere nulla, solo tramite l’empatia.
Per avere un legame di questo tipo con una persona però, è necessario conoscerla a fondo e, per permettere alla vettura di raggiungere questo obiettivo, Toyota ha in mente di consentire alla vostra auto di controllare come vi comportate sui social media. Tramite un’intelligenza artificiale, il veicolo analizzerà il vostro comportamento su Facebook, con l’intento di conoscervi in maniera più approfondita. Quale cibo preferite per esempio, ma anche la vostra squadra di calcio o la serie TV che amate più di tutte.
Basandosi su questo insieme d’informazioni, l’auto sarà in grado di dare suggerimenti a chi la guida per migliorare la sua esperienza nell’abitacolo. Per esempio, inserendo una meta nel navigatore, l’auto analizzerà il tragitto e cercherà di capire se ci siete già stati e da chi andate nel tentativo di fornire la migliore assistenza possibile sul percorso e riguardo al parcheggio.
Scenari da fantascienza
Tutto questo suona come il peggiore incubo per chi ama la privacy, ma al contempo potrebbe diventare un optional molto richiesto. “Le persone saranno d’accordo nel condividere i propri dati se questi potranno fornirgli in cambio un valore aggiunto”, spiega Zack Hicks, il Ceo del Toyota Connected program. È comunque probabile che a prescindere dalla nostra auto, il Web sappia già tutto di voi in ogni caso, l’importante è che una rete di super computer come quella di Skynet in Terminator non diventi reale nei prossimi anni perché rappresenterebbe veramente l’addio alla privacy e forse anche alla libertà.