Quando si parla di auto elettriche è solo negli ultimi tempi che le Case hanno messo la marcia in più, volenterose di offrire ai loro clienti un prodotto nuovo, all’avanguardia e sempre più attento alle stringenti tematiche ambientali. La Casa francese fu tra le prime a lanciare il trend, risale infatti al 1994 (Salone di Parigi) la presentazione della Peugeot Ion in versione concept.
Peugeot ci aveva visto lungo, nonostante la Ion in versione commerciale, lanciata quasi vent’anni dopo rivista e aggiornata, non si possa considerare un successo a tutti gli effetti. Resta il fatto che, per i tempi in cui venne progettata, ovvero a inizio anni ’90, la Peugeot Ion offriva livelli di comfort e opzioni che sono state raramente eguagliati anche negli anni 2000 dalle altre citycar, non per forza elettriche, del segmento.
Ad esempio la vita di bordo era resa più facile dal blocchetto di accensione a controllo remoto, dal lettore CD, ancora molto in voga, dal telefono vivavoce, e la docking station per i videogiochi come il Gameboy che facevano impazzire i ragazzini.
InnovatIon
La sua agilità si spiegava grazie alle dimensioni estremamente compatte, circa 3,3 metri, e alle quattro ruote poste ai quattro angoli del telaio. Molto riconoscibile per la sua livrea, in uno sgargiante color giallo o arancione, così come venne presentata, si contraddistingueva per l’ampia superficie vetrata comprendente anche il tetto.
Con un’autonomia dichiarata di circa 150 km, la Peugeot Ion ha rappresentato per molti versi, e con molto tempo in anticipo, un nuovo filone dell’automobile che solo in tempi recenti sta iniziando a svilupparsi. C’è voluto del tempo, ma è fuor dubbio che Peugeot ha avuto il coraggio di provarci per prima.