Come celebrare i cinquant’anni di Citroen Dyane se non con un libro in edizione limitata? È già disponibile un titolo, stampato in mille copie, dal titolo “Citroen Dyane, Storia dell’auto in jeans” che racconta la storia di una vettura che ha segnato un’intera epoca.
I contenuti sono stati curati dal Centro Documentazione Storica Citroen con la prefazione curata da Walter Brugnotti e la collaborazione di Dino Betti van der Noot, rispettivamente direttore creativo e presidente della B Communication, l’agenzia milanese che curò la comunicazione della Casa francese tra il 1973 ed il 1982 e che per Dyane creò l’efficacissimo slogan “L’auto in jeans”.
Il volume racconta quindi la storia di un’auto che ha caratterizzato un’epoca: fin dagli albori con la nascita della sua “mamma”, la 2CV, nel 1948, fino ad arrivare al 1987, data che segnò la fine della produzione dell’Acadiane, la versione furgonata della Dyane. Molte storie internazionali e moltissime storie italiane che spiegano lo straordinario successo di questo fortunato modello nel nostro Paese, passando per gli aneddoti raccontati da chi ha materialmente vissuto queste avventure.
Ulteriori informazioni possono essere richieste direttamente al Centro Documentazione a info@archiviostoricocitroen.info o sul sito internet dedicato.
Citroen Dyane, la sua storia
A cinquant’anni dal lancio, un po’ di storia per questo modello di grande successo, ancor di più nel nostro paese che di fatto ha rappresentato il più importante mercato nel periodo della commercializzazione. La Dyane venne lanciata nel 1967 con l’obiettivo di rinfrescare e aggiornare i contenuti della popolare 2CV, lanciata quasi vent’anni prima.
Negli anni la potenza dei motori dei modelli Dyane e Dyane6 crebbe sino ai 35 cavalli delle ultime versioni con alcune innovazioni introdotte nel corso degli anni. Ad esempio nel 1978 furono introdotti i freni a disco raffreddati con appositi condotti.
Il successo in Italia è confermato da un altro dato: nel 1983, ultimo anno di produzione, circa tre Dyane su quattro prodotte finirono nel nostro paese, compreso l’ultimissimo esemplare uscito dalle catene di montaggio.