Le ormai famose cinque stelle Euro NCAP sono state assegnate al nuovo SUV premium della Casa inglese, la Range Rover Velar.
Quarto membro, in ordine di tempo, della famiglia Range Rover, la Velar, grazie ai suoi sistemi di sicurezza attivi, si è aggiudicata un punteggio del 93% per la protezione degli adulti, dell’85% per la protezione dei bambini e del 74% per quella dei pedoni.
I sistemi che equipaggiano la Velar sono stati studiati per garantire sì la sicurezza agli occupanti ma soprattutto ai pedoni: ne è un esempio l’Autonomous Emergency Braking with Pedestrian Detection, la tecnologia che permette di riconoscere veicoli e pedoni di fronte alla vettura e di frenare con forza nel caso in cui quest’azione si renda necessaria. Il sistema ha ottenuto il punteggio massimo nei test di rilevamento dei pedoni, condotto dai tecnici Euro NCAP.
Abbinando una robusta protezione dagli impatti ad un sistema di sicurezza attiva estremamente progredito, la Velar assiste il guidatore nell’evitare incidenti, o quantomeno nel ridurne gli effetti. Non c’è solo il sistema sopra citato a rendere sicura la nuova Velar.
Il Reverse Traffic Detection, ad esempio, monitora le auto in avvicinamento da entrambi i lati del veicolo, durante le manovre di retromarcia. In caso si presenti un potenziale pericolo, un’icona arancione si illumina sugli specchietti retrovisori per allertare il guidatore. Il Lane Keep Assist, invece, rileva il cambio involontario di corsia e lo corregge, grazie ad una lieve controsterzata che non mette timore al conducente.
Grandi passi avanti sul fronte dell’illuminazione grazie all’adozione dei fari Matrix-Laser a Led, in grado di aumentare la portata degli abbaglianti fino a 550 metri. Ovviamente, nel caso in cui sopraggiungano altri veicoli, la tecnologia Matrix permette di ottimizzare i raggi luminosi.
L’Intellinget Speed Limiter è invece in grado di adeguare la velocità del veicolo leggendo i limiti imposti dalla segnaletica stradale. Questi e gli altri sistemi della nuova Velar sono visibili, in azione, nel video diffuso sul canale YouTube della Casa inglese (in lingua originale).