È di oggi l’annuncio dell’accordo stipulato tra FCA, Gruppo BMW, Intel e Mobileye (una controllata di Intel) per lo sviluppo congiunto di una piattaforma per la guida autonoma.
Il comunicato, diffuso ufficialmente dall’ufficio stampa FCA, sottolinea la volante del gruppo italo-americano di recuperare il terreno perso verso le tecnologie che ci porteranno, un giorno più o meno lontano, a controllare autonomamente il nostro veicolo. Se da una parte BMW già da anni sta puntando forte su questo orizzonte, ciò non potrà che essere di beneficio anche per i vari brand del gruppo FCA. L’obiettivo è infatti quello di mettere su strada 40 veicoli sperimentali già entro la fine del 2017, accellerando così i tempi.
I primi veicoli a guida autonoma nel 2021
Sarà quindi un unione delle forze per mettere a disposizione le migliori tecnologie di ognuna delle società sopra citate, così da introdurre i primi veicoli con guida altamente automatizzata (di livello 3) entro il 2021, successivamente quelli di livello 4 e 5. Se da una parte FCA è nuova o comunque ha da poco concentrato le forze sullo sviluppo della guida autonoma, BMW, Intel e Mobileye hanno avviato il progetto già nel luglio 2016.
Già Marchionne, in tempi non sospetti, si era lasciato scappare l’intento di unire le forze con altri grossi gruppi automobilistici e aziende informatiche per accelerare sullo sviluppo. Ecco le sue parole: “Per migliorare la tecnologia di guida autonoma è fondamentale dar vita a partnership tra produttori di autoveicoli e fornitori di tecnologia e componenti. L’adesione a questa collaborazione permetterà a FCA di beneficiare direttamente delle sinergie e delle economie di scala che sono possibili quando le aziende si alleano con una visione e un obiettivo comune”.
L’invito, si legge a fine comunicato, è quello da parte del Lingotto verso altri gruppi automobilistici e aziende del settore per aumentare il know-how da “riversare” nella piattaforma comune. Ancora una volta, l’unione fa la forza.