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Vita da Pilota – Autoappassionati.it in gara: Rally di Sanremo, che delusione!

Tempo di lettura: 3 minuti

56° Rally di Sanremo: nuova linfa per il Campionato Italiano Rally.
Si è appena conclusa la seconda tappa del CIR 2014, la più lunga e impegnativa della stagione.
Gli organizzatori hanno optato per un cambio di data in modo da accorpare il rally moderno con quello storico. 160 equipaggi al via con la terza anteprima mondiale della stagione: dopo la Ford Fiesta BRC alimentata a GPL e la Peugeot 208 T16 è la volta di Citroen che presenta la DS3 R5 portata in gara da Rudy Michelini.

Il format di gara si basa su una tipologia con poche prove speciali – il rally ne contava 12 in totale – tutte con un chilometraggio importante. La variabilità meteo ha contribuito a complicare le cose rendendo di fatto la gara molto selettiva. Molti gli abbandoni illustri tra i quali spiccano quelli di Paolo Andreucci per problemi meccanici alla sua 208 T16, di Giandomenico Basso e di Stefano Albertini per incidente.

Ottima prestazione per Andrea Nucita. Il giovane pilota siciliano etichettato come outsider ad inizio stagione si è ritagliato, in sole due gare, un posto da protagonista per questo Campionato Italiano Rally 2014 chiudendo secondo alle spalle del campione 2013 Umberto Scandola, su Skoda Fabia s2000. Completava il podio Andrea Perego che riportava nelle parti alte della classifica assoluta una vettura gruppo N. Un podio eterogeneo anche dal punto di vista degli pneumatici, con le tre auto equipaggiate con costruttori più attivi nel settore rally: Hankook, Michelin e Pirelli.

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“Rally di Sanremo…che delusione!!
Se ad inizio stagione qualcuno mi avesse chiesto qual’era la gara che preferivo avrei senza dubbio risposto il Sanremo: 220 km di prove speciali su strade che hanno fatto la storia dei rally, la mitica ronde in notturna, le prove del sabato ripescate dalle passate edizioni del rally mondiale…una vera figata!

Biella rottaPurtroppo la delusione per non essere riusciti a completare questa gara è direttamente proporzionale alle aspettative. Nessuna ambizione di classifica: volevamo solo fare chilometri per scoprire sempre di più la nostra auto su strade che mettono in crisi anche i piloti più esperti. Vedere il traguardo della gara più dura d’Italia, per noi, sarebbe stata una vittoria.
Ci siamo ritirati sulla PS Ronde per via di un grave problema alla nostra auto: malfunzionamento del sistema di lubrificazione che ha portato al danneggiamento delle bronzine motore con conseguente rottura delle viti e…fuoriuscita di una biella. Si, avete capito bene. La biella che vedere in figura si è sganciata dall’albero ha urtato contro il monoblocco, forandolo, per poi incastrarsi di taglio nel radiatore. Gran botto, ma le gare sono anche questo.

Fondamentalmente sono un ottimista, voglio vedere il meglio da qualsiasi avventura: ogni gara per me e Flavio vuol dire esperienza. Una competizione come questa ci ha permesso di lavorare e migliorare la stesura delle note; con questa tipologia di auto le sequenze di curve arrivano molto in fretta, quindi abbiamo lavorato molto sia sulle tempistiche che sui complementi per evitare che il navigatore debba fare un’intera prova in apnea per via della miriade di parole da ripetere.

Buone le sensazioni anche con le nuove coperture FIA che saremo obbligati ad usare in tutto il CIR a partire dal 2015. Sono gomme che si adattano a ogni condizione atmosferica – anche se la limitata quantità di intagli le rende pericolose in caso di pioggia forte – lasciando al pilota la sola scelta delle mescole. Devo ringraziare tutti i tecnici della ERTS per avermi guidato nella scelta degli pneumatici, montando sempre le coperture giuste per ogni occasione. I distacchi rispetto al Ciocco sono diminuiti anche in condizione di prova bagnata: un buon risultato contando che era la prima volta che percorrevo una PS con la pioggia!

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Ciao traguardo di Sanremo, tanto prima o poi, ci rivedremo!”

 

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