Dopo l’introduzione delle ultime novità legate alla riforma del codice della strada e le relative polemiche che ne sono scaturite con alcuni legali che si sono domandati se la norma sulle droghe era incostituzionale, ora a suscitare interrogativi è la parte del testo che disciplina l’utilizzo del cellulare mentre si è al volante.
Che cosa prevede la normativa rispetto alla guida con il cellulare? Ai fini della trattazione dell’argomento può essere utile fare un attimo un riepilogo:
“per chi viene colto sul fatto per la prima volta la multa sale da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro. Viene inoltre introdotta la sanzione accessoria della sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi e la decurtazione di 5 punti. Nel caso in cui lo stesso guidatore venga sorpreso per più di una volta a compiere la stessa violazione nel corso del biennio la sanzione passa da un minimo di 350 a un massimo di 1.400 euro, con la sospensione della patente da 1 a 3 mesi e la decurtazione da 8 a 10 punti”.
che cosa dice la normativa
Insomma, pene severe quindi per chi viene colto con il telefono alla guida. Ma per incorrere nella sanzione occorre parlare al telefono oppure basta semplicemente consultare le mappe di guida?
L’avvocato Angelo Greco solleva il dubbio
Sebbene i comportamenti errati e punibili siano gli stessi come, ad esempio, il tenere una mano sul volante ed un’altra sul telefono o parlare in chiamata senza l’ausilio di alcuni dispositivi bluetooth, utilizzare Google Maps è vietato? Secondo l’articolo 173 durante la marcia il conducente non può fare uso di apparecchi radiotelefonici, pc o smartphone che anche solo temporaneamente possono determinare l’allontanamento delle mani dal volante causando distrazioni.
Ecco perché secondo questo articolo risulta proibito non solo telefonare ma anche consultare la rubrica. Ma se il telefono è assicurato alla plancia o al parabrezza attraverso una ventosa od un gancio? In questa ipotesi è legittimo l’uso del telefono? Un buon interrogativo che pone l’interpretazione della norma sulla base del buonsenso. Se, infatti, qualsiasi attimo in cui si toglie lo sguardo dalla strada determinasse la possibilità di incorrere in sanzione, anche semplicemente regolare il condizionatore o abbassare i finestrini potrebbe determinare l’infrazione.
Google Maps alla guida potrebbe essere risultare legale se il conducente si trovasse fermo ed accostato per l’inserimento dell’indirizzo a patto che lo smartphone risulti ancorato alla plancia o al parabrezza attraverso degli appositi supporti. Vietate, invece, le cuffiette anche nel caso in cui l’auricolare fosse inserito anche solo in un orecchio. Attenzione, però, a non utilizzare il navigatore del telefono mentre si è fermi al semaforo… in quel caso non si sfugge alla multa.