Fa molto discutere la legge di riforma del Codice della strada approvata il 20 novembre dal parlamento italiano che è divenuta effettiva dalla mezzanotte del 14 dicembre. Che cosa cambia nel concreto? Sono sempre più severe le sanzioni in diversi ambiti come, ad esempio, la guida con il cellulare, la guerra alla sosta negli spazi non consentiti o i nuovi limiti di potenza per i neopatentati.
Nonostante sia davvero passato pochissimo dall’entrata in vigore del testo, non sono mancate le prime multe che hanno riguardato gran parte del territorio italiano da nord a sud. Nonostante molti cittadini non fossero ancora del tutto consapevoli delle nuove regole, le multe non hanno esitato a fioccare. A farne le spese più di tutti sono stati i monopattini, che nonostante per il momento non siano ancora contrassegnati dalla targa e dall’assicurazione come previsto dalla nuova legge per via della mancanza temporanea del decreto attuativo, soprattutto nel caso dello sharing sono stati interessati da sanzioni per la mancanza del casco ora obbligatorio per tutti. Una stretta legata ai forti malumori relativi all’utilizzo di questi mezzi per la mobilità alternativa che all’estero hanno portato in alcuni casi alla messa al bando di questo mezzo di trasporto nelle piattaforme di sharing.
Mentre il Ministero deve ancora chiarire con i decreti come quello che farà luce su come sarà possibile rendere obbligatorio l’alcolock per i soggetti già condannati in passato per guida in stato di ebrezza, le multe si moltiplicano.
Nuovo codice della strada: tutte le novità in vigore
In questo annovero di norme ricapitoliamo un attimo le novità introdotte dal nuovo codice raggruppandole in diversi gruppi:
- Alcol. Non sono ritoccati i limiti alcolemici ma sono inasprite le regole per i recidivi: chi viene sorpreso al volante con un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi entro due o tre anni dal precedente reato sempre legato allo stato di ebrezza, viene condannato ad installare sui veicoli da lui condotti il dispositivo alcolock che impedisce l’avvio della vettura se il test risulta positivo. Chi non rispetta questo obbligo deve pagare una sanzione da 316 euro.
- Droghe. In caso di controlli, gli agenti potranno proporre un controllo salivare direttamente sul posto. Se il test risulterà positivo potrà essere ritirata la licenza di guida in via cautelare per un massimo di dieci giorni mentre se test successivi confermeranno l’uso di droghe la patente verrà revocata, con inibizione dalla possibilità di conseguirne una nuova prima di 3 anni.
- Moto da 125 cc in autostrada. Questa tipologia di mezzi può circolare liberamente in autostrada e sulle strade extraurbane principali soltanto nel caso in cui siano guidate da soggetti maggiorenni con patente A, B o di categoria superiore, oppure muniti da almeno due anni di patente A1 o A2.
- Campagne di richiamo delle case automobilistiche. Per ampliare le possibilità di informazione circa la campagne di richiamo per risolvere difetti pericolosi è stato istituito un elenco telematico presso la Motorizzazione civile. Nell’elenco, le case costruttrici devono inserire i dati dei veicoli per i quali le modifiche correttive non sono state ancora effettuate dopo due anni dalla campagna di richiamo. Se non lo fanno rischiano una multa da 10.000 a 60.000 euro. Ma la nuova normativa non prevede solo sanzioni per le case ma anche per chi circola con un veicolo presente nell’elenco telematico, in questo caso si rischia di dover pagare da 173 a 694 euro.
- Abbandono animali per strada. L’abbandono di animali è già un reato, con il nuovo codice la sanzione aumenta di un terzo se il fatto avviene su strada. Se poi l’abbandono dell’animale provoca un incidente stradale che causa la morte o le lesioni personali di una o più persone, allora verranno applicate le pene previste per i reati di omicidio stradale e di lesioni stradali gravi o gravissime, che prevedono la reclusione da 3 mesi a 1 anno per le lesioni gravi, da 1 anno a 3 anni per le lesioni gravissime e da 2 anni a 7 anni per l’omicidio stradale.
- ZTL. Chi circola all’interno di una zona a traffico limitato non potrà ricevere più di una multa al giorno mentre si parla di una maggiore flessibilità per i tempi di permanenza dei veicoli all’interno soprattutto in condizioni di traffico intenso.
- Autovelox. Stretta per il posizionamento dei dispositivi per il rilevamento della velocità: i velox potranno essere installati solo su strade ad alto tasso di incidentalità e dove è impossibile la contestazione immediata, e previo provvedimento del prefetto anche per le strade comunali.
- Infrazioni relative alla sosta. Diventano più salate le multe per chi sosta nel parcheggio dei disabili e nelle corsie o fermate dei mezzi pubblici. La multa per chi occupa stalli riservati ai disabili sale a 165 euro per le moto e a 330 euro per tutti gli altri veicoli. Quella per sosta in corsie o fermate riservate ai mezzi pubblici sale a 87 euro per le moto e a 165 euro per gli altri veicoli.
- Eccesso di velocità. Se l’infrazione avviene entro la stessa ora e su un tratto di strada gestito dallo stesso ente, le multe non si sommano, ma viene applicata la sanzione prevista per la violazione più grave, con un aumento di un terzo. Se i limiti consentiti vengono superati tra 10 e 40 km/h la sanzione va da 173 a 694 euro. Ma se questa violazione viene commessa all’interno di un centro abitato per almeno due volte nell’arco di un anno la multa sarà compresa tra 220 e 880 euro, con la sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
- Cellulare alla guida. Per chi viene colto sul fatto per la prima volta la multa sale da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro. Viene inoltre introdotta la sanzione accessoria della sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi e la decurtazione di 5 punti. Nel caso in cui lo stesso guidatore venga sorpreso per più di una volta a compiere la stessa violazione nel corso del biennio la sanzione passa da un minimo di 350 a un massimo di 1.400 euro, con la sospensione della patente da 1 a 3 mesi e la decurtazione da 8 a 10 punti.
Oltre a quanto riportato, meritano poi un discorso a parte le nuove regole per monopattini e neopatentati.
Monopattini: ora è obbligatoria l’assicurazione
Nonostante il testo preveda espressamente l’obbligo dell’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi, qualche dubbio permane dato che al momento sul mercato non sono disponibili specifiche polizze per questi mezzi a due ruote. Un fatto che non stupisce anche per il fatto che l’applicazione di queste garanzie risulta non disponibile senza un’identificazione precisa del mezzo legata per forze di cose alla presenza della targa. Ci si può aspettare quindi che, salvo diverse disposizioni, si potrà circolare senza assicurazione fino a quando non verrà fatto presente l’arrivo del contrassegno.
Un capitolo a parte meritano poi le norme per i neopatentati. Chi ha conseguito la patente entro il 13 dicembre del 2024 resterà soggetto per un anno alle precedenti normative. Proprio qui c’è molto da dire anche perché la normativa va a stabilire nuovi limiti di potenza per le auto che i neopatentati possono condurre. Il limite di potenza viene spostato più in alto da 70 kW (95 CV) a 105 kW (143 CV), mentre ci sono anche nuovi rapporti potenza-peso e una leggera differenza tra le auto termiche, Mild Hybrid e Full Hybrid e le più tecnologiche e pesanti Plug-In Hybrid ed elettriche. Il limite per chi ha da poco conseguito la licenza di guida vale per tre anni e noi di Autoappassionati.it abbiamo stilato una lista di tutti i modelli che rientrano nelle nuove limitazioni.