Fu il sottoscritto, primavera 2022, a salire per l’ultima volta qui in redazione di autoappassionati.it sul pre-restyling della Ford Kuga, SUV dell’ovale blu di medie dimensioni che non ha bisogno di troppe presentazioni. In quell’occasione provai la versione ibrida plug-in, oggi torno a bordo di una Kuga profondamente rivista e lo faccio con il valido motore 2.5 full hybrid nel valido allestimento Active X, tradotto, la versione full optional. Un test alla scoperta di quelle che sono le novità che hanno interessato la parte estetica, fuori e dentro, della nuova Kuga, così come sotto il cofano.
Per chi non la conoscesse bene, ecco una dovuta presetazione. Insieme a poche altre rivali, due su tutte Hyundai Tucson e Kia Sportage, Kuga è tra i SUV con più motorizzazioni a listino. Vero, ha perso il Diesel Ecoblue, che invece compare ancora con un sistema mild hybrid sui SUV coreani (a dirla tutta, Sportage è anche GPL), ma è tra gli Sport Utility Vehicle più completi che si possano acquistare oggi sul mercato. Il restyling le ha fatto bene, molto bene, facendola diventare più matura e sempre più confortevole.
Vediamo, quindi, come si è aggiornata la fortunata terza generazione che ora divide alcune delle sue quote con il SUV elettrico Explorer, la cui prova uscirà presto sulle pagine di autoappassionati.it. Vediamo, inoltre, quale scegliere tra i cinque allestimenti Titanium, ST-Line, ST-Line X, Active e Active X e, soprattutto, quali sono le differenze di prezzo.
Motori, allestimenti e prezzi Ford Kuga Full Hybrid
Parto proprio da loro, dai motori che equipaggiano questo restyling della Ford Kuga 2024. Innanzitutto, lo si accennava, via il Diesel, per lui non c’è più spazio e non sto a sottolineare il perchè non sia stato elettrificato come fatto da altri, tant’è. Spazio, dunque, ai motori benzina e benzina elettrificati, nella fattispecie c’è il 1.5 Ecoboost da 150 CV con cambio manuale a 6 rapporti che rimane l’unica alternativa all’ibrido, e permette un certo risparmio sulla base del listino ufficiale aggiornato a novembre 2024.
Nella fattispecie, viene proposto su Kuga Titanium, ST-Line e ST-Line X con prezzi a partire da 35.000 euro (a salire 36.500 euro e 40.000 euro). Da qui al 2.5, cilindrata proposta sia per il Full Hybrid sia per il Plug-In, il passo è breve: parliamo di potenze di 180 e 183 CV nelle due versioni (2WD e 4WD) del primo, mentre la Kuga ricaricabile alla spina di corrente o alla colonnina è solo a trazione anteriore e vanta una potenza di 243 CV, cresciuta rispetto ai 225 CV del pre-restyling.
Per fare un ordine nei prezzi, questo è listino della Kuga Full Hybrid oggetto di questa prova su strada:
- Ford Kuga Titanium 2.5 Full Hybrid 180 CV 2WD: 38.250 euro
- Ford Kuga Titanium 2.5 Full Hybrid 183 CV 4WD: 40.500 euro
- Ford Kuga ST-Line 2.5 Full Hybrid 180 CV 2WD: 39.750 euro
- Ford Kuga ST-Line 2.5 Full Hybrid 183 CV 4WD: 42.000 euro
- Ford Kuga ST-Line X 2.5 Full Hybrid 180 CV 2WD: 43.250 euro
- Ford Kuga ST-Line X 2.5 Full Hybrid 183 CV 4WD: 45.500 euro
- Ford Kuga Active 2.5 Full Hybrid 180 CV 2WD: 39.750 euro
- Ford Kuga Active 2.5 Full Hybrid 183 CV 4WD: 42.000 euro
- Ford Kuga Active X 2.5 Full Hybrid 180 CV 2WD: 43.250 euro
- Ford Kuga Active X 2.5 Full Hybrid 183 CV 4WD: 45.500 euro
Come avrete avuto modo di notare, le versioni “X”, quindi ST-Line X e Active X, ricalcano gli stessi identici prezzi, idem come sopra per ST-Line e Active. Per portarvi a casa la Kuga con motore ibrido che fa tutto da solo, tra poco vi spiego come, serve quindi mettere in conto una spesa di almeno 38.250 euro, promozioni, incentivi ed eventuali permute escluse. Vediamo, ora, come cambiano gli allestimenti confrontando la base Titanium con la più ricca Active e Active X.
Kuga Titanium parte, di serie, con cerchi in lega da 17″, fari full LED, fari abbaglianti automatici, vetri oscurati, barre al tetto longitudinali nere, portellone posteriore manuale, clima bi-zona, supporto per ricarica wireless, pomello del cambio (se manuale) in pelle, luci ambiente, prese USB (2 per seconda fila), kit riparazione pneumatici, sedili in tessuto e regolazione manuale a 8 vie per gli anteriori, sedili posteriori scorrevoli, SYNC 4 con touchscreen da 13,2″ e quadro strumenti digitale, modem 5G, e-call per emergenze. Tra gli ADAS di serie, un buona dotazione tra cui si distinguono il Driver Alert, il Cruise Control, i sensori parcheggio ant./post., la telecamera posteriore e l’assistenza pre-collisione con frenata automatica.
La Kuga Active X 2WD da noi provata, rispetto alla base Titanium, aggiunge:
- Cerchi da 18″
- Griglia frontale esclusiva Active
- Tetto e calotte retrovisori a contrasto neri
- Pedaliera in alluminio
- Sedili Sensico Premium Touch parziali
- Certificazione AGR per sedili anteriori con regolazione elettrica a 12 vie e manuale a 6 vie
- Sedili guida e retrovisori esterni con funzione memoria
- Bracciolo seconda fila ripiegabile con porta bicchieri
- Sistema audio premium B&O con 10 altoparlanti
- Sospensioni Active con assetto rialzato
- Active Park Assist
- BLIS (monitoraggio angolo cieco)
- CO-Pilot Pack (di serie anche su ST-Line X)
I pacchetti e gli optional a disposizione per Ford Kuga Active X sono
- Winter Pack (750 euro): Sedili anteriori riscaldabili, sedili posteriori riscaldabili, sbrinatore rapido QuickClear, volante riscaldabile
- Technology Pack (1.250 euro): Fari anteriori Matrix Full LED adattivi e predittivi con sistema anti-abbagliamento Glare Free, LED anteriori con firma Coast to Coast, Head-up display, allarme perimetrale
- Tetto panoramico apribile elettricamente (1.250 euro)
- Gancio traino retraibile elettricamente (1.250 euro)
- Cerchi in lega da 19″ (750 euro)
- Cerchi in lega da 20″ (1.250 euro)
Chiudiamo con le vernici della Ford Kuga 2024: quali si pagano e quanto
- Bursting Green (di serie)
- Frozen White (500 euro)
- Solar Silver (750 euro)
- Agate Black (750 euro)
- Desert Island Blue (1.000 euro)
- Magnetic Grey (1.000 euro)
Esterni e interni Ford Kuga Active X: la top di gamma, e si vede
Novità, quelle estetiche, anticipate con circa un anno di anticipo rispetto all’arrivo sul mercato europeo da parte della Escape, nient’altro che la Kuga americana. Le novità sono tante, vediamole una dopo l’altra. A partire dal frontale, la nuova Kuga cambia aspetto ospitando adottando in primis una griglia ottagonale più definita e aggressiva rispetto a prima, ma soprattutto monta i nuovi fari anche Matrix LED che, come spiegato, si accompagnano alla firma diurna che corre sul bordo del cofano unendo i gruppi ottici. Il paraurti cambia a seconda delle versioni, guadagnando più sportività sulle ST-Line X e un approccio più votato all’off-road con le Active, grazie anche all’assetto rialzato. Si posiziona a metà la Titanium, storico allestimento caro a Ford e apprezzato dai clienti.
Non cambiando troppo la linea laterale, tra poco un piccolo ripasso delle dimensioni, spicca la modanatura nera dei finestrini (che in alluminio satinato sulla Titanium), le barre al tetto proposte su tutte le versioni e la cornice in plastica dei passaruota, almeno sulla Active: su Titanium e ST-Line sono in tinta con la carrozzeria. Apprezzabile il posizionamento di due scarichi veri al posteriore, in realtà mantenuti in un lato B che non è stato affatto stravolto. In linea con le dimensioni di Ford Capri elettrica, che la supera di 3 centimetri nella versione base, questi sono i riferimenti per Kuga 2024:
- Lunghezza 4,65 metri (Active)
- Larghezza 1,88 metri
- Altezza 1,68 metri (3 centimetri in più di Titanium e ST-Line)
- Passo 2,71 metri
- Bagagliaio da 395 a 536 litri con la panca scorrevole di 15 centimetri (motore ibrido), fino a 1.517 litri
Passiamo agli interni per scoprire la rivoluzione, al pari di quanto accaduto sulla sorellina Puma che è cambiata meno fuori e tantissimo dentro. Proprio rispetto al B-SUV i cui interni sono stati completamente aggiornati, su Kuga si è intervenuti migliorando ciò che di buono già c’era. Lo schermo centrale, per esempio, ora è più grande e di serie da 13,2″ su tutti gli allestimenti. Quest’ultimo opera con il sistema SYNC 4 dotato di connessione 5G e controlli vocali. Apple CarPlay e Android Auto sono wireless di serie. Si tratta di un sistema di infotainment dove spicca la semplicità di utilizzo, e mi è piaciuta la presenza fissa di funzioni base quali impostazioni, telefono e app sulla destra, anche quando è attivo il mirroring. Disponendo di uno schermo di queste dimensioni, sono dettagli che fanno la differenza.
Generose anche le dimensioni del quadro strumenti. Cambiamenti anche sulla pulsantiera, spostata al centro sulla plancia dal tunnel centrale, ma non per volante e bocchette del clima. Sparisce, purtroppo, la plancetta dedicata alla climatizzazione che si regola tutta dalla parte inferiore dello schermo per fare posto a diversi pulsanti sui quali torno a breve, una grande mancanza che ho criticato su Puma nel corso della mia prova su strada.
Tra i “non” cambiamenti che ho più apprezzato sulla Kuga restyling il mantenimento del rotore dal quale si comanda il cambio automatico. Rispetto a soluzioni come il grosso selettore che sbuca dal piantone, parlo di Tucson e che ho trovato particolarmente scomodo nella guida di tutti i giorni, si tratta di una soluzione tutto sommato pulita e che lascia una certa pulizia nell’insieme. Piacevole la presenza del tetto panoramico in vetro, ma è un optional che si paga a parte.
Alla guida della Ford Kuga Full Hybrid: consuma poco e offre un ottimo comfort
Con questo aggiornamento, se prima la Kuga si guidava bene ora si guida ancora meglio. Quella sensazione che ti conquista già dopo i primi metri si è confermata nel corso della prova su strada, dove sono emersi ottimi consumi (dedico un paragrafo a parte) e un’ottima guidabilità, per buona pace del cambio che dovendo essere automatico non spicca per rapidità bensì per fluidità di marcia. Noto subito una cosa: l’accelerazione è consistente, 9,2 secondi per passare da 0 a 100 km/h non sono male per un SUV di queste dimensioni e con questo peso, ma è persistente l’effetto scooter dove il motore sale di giri senza corrispondere a una vera accelerazione. Qui paga anche, ma non eccessivamente, la ripresa: per come è architettato, l’Atkinson consuma meno perchè c’è un ritardo nella chiusura delle valvole di aspirazione, il che significa che la compressione consuma meno energia, da cui un guadagno nelle medie, ma una perdita nell’allungo, nonostante la cavalleria aiuti nei sorpassi.
Dopo aver evidenziato un lato che è leggermente negativo ma allo stesso tempo positivo, proseguo con la mia analisi della Ford Kuga che, in questo allestimento Active, promette e mantiene una guida molto alta, così da godere di ottima visibilità. Con l’Head-up Display presente in vettura, ma optional con il Technology Pack, si ha davvero tutto ciò che serve davanti ai propri occhi. Sempre questo pacchetto aiuta anche in visibilità posteriore, dove il terzo vetro sul montante dà una mano ma risolve tutto la telecamera, dall’ottima definizione, che consente la vista a 360° di cosa accade attorno alla vettura.
Tolto quello che non chiamerei un difetto quanto una condizione necessaria perchè l’intero sistema ibrido funzioni correttamente, i motori giapponesi in questo insegnano, sento subito un buon feeling con lo sterzo da buona tradizione Ford, sebbene i movimenti di cassa si avvertano ed esagerando con il gas l’auto mostra i suoi limiti, meglio quindi adottare una marcia rilassata godendosi la poca sete del 2.5 dell’Ovale Blu e il suo assetto morbido. Già, perchè Kuga Active X sicuramente la consiglierei a chi predilige un’auto spaziosa, confortevole e dalla classica seduta da SUV, quindi anche a un pubblico maturo.
L’assetto tendente al morbido qui diventa un plus, infatti anche dossi e avvallamenti vengono digeriti dal sistema sospensivo con grande docilità, ovvio che si cede un po’ il fianco al rollio. Migliorabili i freni, che necessitano di grandi spazi, infatti anche la semplice frenata nel traffico manca un po’ di mordente ma la rigenerativa, indotta dal sistema ibrido, e la meccanica, indotta dalle pinze, comunicano abbastanza bene.
Infine, promossi sotto ogni punto di vista gli ADAS. Il CO-Pilot Pack, che qui è proposto di serie come su ST-Line ma che consiglio vivamente anche a chi vuole acquistare una Titanium, è provvisto di tutti gli ultimi sistemi di assistenza alla guida tra cui anche l’Active Park Assist (attivabile da un tasto dedicato sotto le bocchette centrali) che permette il parcheggio automatico sia a S sia a L. Ottimo anche il comportamento in autostrada dove la Kuga rimane in corsia grazie al centraggio e alla regolazione automatica della velocità. Tornando su quei comandi fisici, uno in particolare l’avrei trovato più sensato su Puma piuttosto che su Kuga. Parlo del tasto per entrare direttamente nel menu delle modalità di guida: la Kuga è una vettura che si fa guidare ma che, come ricordavo, predilige una guida accorta. Perchè metterlo sul SUV e non sul B-SUV dalla dinamicità molto più marcata?
La volete 4×4? La versione in prova montava il motore da 180 CV con la sola trazione anteriore, ma nel caso il sovrapprezzo da mettere in conto è di 2.250 euro. Più alti i consumi del 4WD: in media un litro in più ogni 100 km.
Quanto consuma il 2.5 ibrido (quando lo guidate come si deve)
Cardine di questa prova su strada che si avvia alla sua conclusione sono i consumi. La Kuga con il motore Full Hybrid, tra poco vi spiego la differenza di prezzo e di potenze che c’è con l’ibrido plug-in, guadagna in città marcando una differenza netta con la vecchia Diesel (ancora da tenere in considerazione tra gli Stock o sull’usato, anche pre-restyling, se fate tanti chilometri). Lo fa grazie all’ottima interazione tra motore elettrico e motore termico, dando ampio spazio al primo a velocità basse tanto da superare con disinvoltura i 20 km/l. In tangenziale o statale, terreno fertilissimo per questo tipo di motore, si arriva a 25 km/l, roba da citycar ibrida.
Per quanto riguarda l’autostrada, un evento su Vicenza appena ritirata l’auto a Milano mi ha permesso di mettere in luce i consumi in autostrada. Convinto che il 2.0 Ecoblue abbia ancora la strada spianata sulle strade a lungo scorrimento, ma non su questo nuovo restyling, mi sono ricreduto leggendo il riepilogo del viaggio una volta giunto a destinazione. Lo vedete con i vostri occhi: su 225 km percorsi, la Kuga ha consumato 5,6 l/100 km (circa 18 km/l) a velocità da codice e con ampio uso del cruise adattivo. Bello pensare che, soprattutto in veleggio non avendo trovato particolare traffico, ho percorso in elettrico 44,5 km sui 225 km totali.
Ibrida full o ibrida plug-in? Non tutto dipende dal box
Già, come abbiamo visto la gamma Kuga aggiornata si concentra attorno a queste due versioni, escludendo la motorizzazione entry level con cambio manuale. Ibrida alla spina, o PHEV, ibrida automatica, o HEV, nel senso che fa tutto da sola. Se guardiamo ai consumi, la ricarica costante della batteria della ibrida plug-in da 14,4 kWh, procedura che si conclude in una notte anche da una presa Schuko installata nel box, promette consumi intorno a 1 l/100 km e autonomie in elettrico che possono sfiorare i 90 km in città. Praticamente non andrete mai a fare benzina a meno di allontanarvi dalla città e non potendo caricare visto che questo tipo di ibrido non accetta la ricarica veloce. Diverso il caso del full hybrid, dove è tutto interamente automatico.
Sparito il Diesel EcoBlue da 120 CV presente fino a fine 2023, chi non vuole patemi sulla ricarica può optare per questa motorizzazione che combina il 2.5 benzina a ciclo Atkinson, base anche del plug-in, a motori elettrici più o meno potenti. Nel caso del Full Hybrid, possono essere anche due a cui corrisponde la trazione integrale e consumi di 5,7-6,4 l/100 km per 183 CV. Più scattante, 8,3 secondi contro 9,1 secondi della 2WD HEV, quest’ultima dichiara un consumo su carta di 5,3-6,2 l/100 km e 196 km/h di velocità massima. La più potente in gamma rimane la plug-in, con i suoi 243 CV. Prima di evidenziare le differenze nei costi, sappiate che il cambio è definito da Ford come un convertitore di coppia potenziato per supportare una migliore capacità di traino (su Full Hybrid AWD e Plug-In).
- Ford Kuga Titanium HEV: 38.250 euro (+ 3.500 euro la PHEV)
- Ford Kuga ST-Line HEV: 39.750 euro (+ 6.500 euro)
- Ford Kuga ST-Line X HEV: 43.250 euro (+ 6.500 euro)
- Ford Kuga Active HEV: 39.750 euro (+ 6.500 euro)
- Ford Kuga Active X HEV: 43.250 euro (+ 6.500 euro)
Ford Kuga Full Hybrid: Pro e Contro
PRO
- Consumi: difficile fare meglio di così con questa mole
- Comfort a bordo e spazio seconda fila (scorrevole)
- Ben insonorizzata
CONTRO
- Effetto scooter del 2.5 in accelerazione
- Ripresa migliorabile
- Peccato non avere più il controllo manuale sul climatizzatore