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Nasce in Cina il marchio AUDI, all-electric e senza i Quattro Anelli

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Grande stupore ha destato l’ultima concept presentata dal costruttore tedesco Audi a Shangai. Il motivo di tanto interesse? Semplicemente il prototipo inaugura una nuova era per la casa di Ingolstadt che nel paese orientale non si chiamerà più Audi ma AUDI. Una scelta dettata dal nuovo corso del marketing dovuta alla collaborazione con il gruppo cinese SAIC che ha determinato il lancio di una nuova azienda automobilistica che punta a conquistare i clienti più esigenti in Cina.

Per distinguere le vetture commercializzate dalla nuova azienda, verranno abbandonati i classici Quattro Anelli che siamo abituati a vedere su tutti i modelli del brand per lasciare spazio alla scritta AUDI in esteso. Una piccola rivoluzione per la casa di Ingolstadt, che adotta il tradizionale logo ormai dagli anni ’30 del Novecento.

Una lunga tradizione che va quindi ad interrompersi. La storia di Audi risale, infatti, al 1910 quando August Horch fu costretto a fondare una nuova società dopo la sua estromissione dall’azienda che prendeva la denominazione dal suo cognome.  Dovendo distinguere la casa automobilistica dalla precedente, decise così di battezzarla Audi cogliendo l’assonanza con il termine latino “audire” ed il termine teutonico “horchen” che significa appunto “ascoltare”.   

Negli anni ’30, complice una congiuntura economica non favorevole, nacque l’Auto Union che andò ad incorporare Audi, Horch, Wanderer e  DKW, che in qualità di capofila rilevò gli altri marchi. A simboleggiare la fusione tra le quattro case automobilistiche venne adottato il marchio riportante i quattro anelli incatenati l’uno con l’altro per simboleggiare proprio l’anima delle quattro aziende che hanno dato il via all’azienda.

Nonostante la fusione tutte le aziende mantennero la propria identità andando a concentrarsi sulle diverse fasce di mercato.

Spariscono gli anelli, scherzo o realtà?

Fu poi negli anni ’60 che il marchio tedesco prese piede grazie al rilancio legato alla cessione di Auto Union prima al gruppo Dailmer Benz e poi all’entrata di Volkswagen. Ora, con il profondo cambiamento del mercato dell’auto che non può non guardare al mercato cinese, si apre un nuovo capitolo che sancisce la definitiva scomparsa dei quattro anelli in Cina.

Una scelta che sicuramente non deve essere stata fatta a cuor leggero dai vertici tedeschi ma che molto probabilmente è necessaria per sfondare nel mercato cinese. E pensare che soltanto qualche mese fa nella classifica dei Best Global Brands i quattro anelli avevano ottenuto l’ottimo piazzamento tra i primi cinquanta loghi dei brand più influenti del mondo. Un piazzamento che però probabilmente non basta e che lascerà spazio al rinnovamento soprattutto per competere in un mercato automobilistico nuovo ed in rapida evoluzione.

Ad inaugurare il nuovo corso completamente elettrico del brand in Cina sarà l’AUDI E a cui faranno seguito tre vetture di serie cha saranno lanciate sul mercato a partire dalla metà del 2025. Il design di questi prodotti destinati esclusivamente al mercato asiatico discosterà particolarmente da quello proposto dagli altri prodotti in Europa ed America. La collaborazione con SAIC promette quindi un grande cambiamento anche per quello che riguarda l’aspetto. Riuscirà il nuovo marchio a conquistare il mercato asiatico?

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