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Porsche elettriche non entusiasmano i clienti: quattro possibili motivi

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Come qualsiasi Casa auto al mondo, anche Porsche deve fare i conti con l’imprevedibilità dei consumatori nel settore dell’elettrico: le Taycan e Macan a batteria non hanno riscosso grande successo, specie considerando che Zuffenhausen ha l’abitudine di stravincere con le proprie novità di prodotto a livello globale.

Il mistero è tanto più fitto considerando che trattasi di due gioielli di design e tecnologia, in grado di competere ovunque nel mondo. In assenza di risposte ufficiali, abbiamo immaginato quali possano essere le ragioni del mancato boom per la coppia di prodotti dell’azienda tedesca.

Uno, la “voce”

Quando sei al volante di una Porsche a benzina, il suono del motore ti accompagna, rendendo ancora più eccitante la guida: la “voce” del propulsore carezza anche le orecchie degli appassionati che la vedono sfilare per strada. Se elettrica, una sportiva come la Taycan non riesce a trasmettere la stessa emozione. Si dirà che questo vale anche per altri veicoli di altri costruttori specializzati nel full electric. Vero, ma con una differenza: l’azienda tedesca abitua da decenni a far sentire i propri cavalli al galoppo, qualità che costituisce un elemento distintivo dei suoi capolavori. Così non è per le Case nate come società per sfornare solo vetture a corrente.

Due, la pianificazione

La Porsche termica è sinonimo di massima e totale libertà: esci quando vuoi, viaggi dove ti pare, ti sposti dove la vita può essere più dolce in un weekend (da solo o in compagnia o col partner). Appena scorgi uno dei numerosi distributori, soddisfi la fame di carburante del mezzo e torni a sognare per strada. L’elettrico implica un approccio mentale e culturale totalmente diverso: l’itinerario va studiato, occorre la pianificazione calcolando l’autonomia attuale e quella che in teoria garantisce l’auto.

Programmando la sosta in una delle colonnine di ricarica scomode e spesso lente nell’Unione Europea. Una filosofia della mobilità che risulta perfetta per i van commerciali nei centri urbani, molto meno per il cliente tipo di un Marchio da sogno che intende godersi l’esistenza senza pensieri.

Tre, il valore residuo

Avrà anche un’ampia disponibilità economica il proprietario di una Porsche (grazie a un patrimonio familiare o a un reddito elevatissimo) e potrà vivere senza l’assillo delle bollette che agita le notti dei comuni mortali; pur tuttavia il titolare di una macchina di lusso potrebbe farsi qualche domanda sul valore residuo di quanto va a comprare. È un dato di fatto che in Europa l’usato elettrico si svaluta molto rapidamente, per via di una naturale obsolescenza tecnologica precoce.

Quattro, la feroce concorrenza cinese

Se i cinesi hanno un pregio nell’automotive, è quello di aver copiato i maestri occidentali in fretta e, chissà, magari di averli superati in due contesti: l’evoluzione tecnologica dei modelli elettrici, la rapidità con cui sfornano a getto continuo nuove vetture full electric sia nel Paese del Dragone sia nel resto del pianeta. Un’icona quale Porsche, e altri Marchi tradizionali, è stata imitata oltre la Grande Muraglia, con una politica di prodotto e di marketing straordinariamente aggressiva.

Autore: Mr. Limone

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