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Il ministro Urso: “no a nuovi incentivi per le auto elettriche”

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Per adesso il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, esclude nuovi incentivi per le auto elettriche. Tutto è nato il 3 giugno scorso, quando in otto ore e mezzo i fondi messi a disposizione dallo Stato per i bonus alle full electric sono stati bruciati. Diversi soggetti fra cui l’Unrae (Unione Case estere) chiedono al governo Meloni di rifinanziare il fondo con 240 milioni di euro già previsti dalla legge per il 2024 ma che l’esecutivo ha trattenuto per sé.

Importo a cui si arriva così: 178 milioni non caricati sulla piattaforma il 3 giugno più 62 milioni della precedente dotazione. Soldi che potrebbero essere messi a disposizione del mercato, come previsto dalla norma, da destinare alla fascia 0-20 grammi/km di CO2, ora vuota.

Ma Urso è di altro avviso. Vuole attendere di valutare il tiraggio delle risorse per gli altri tipi di veicoli. Quelle eventualmente disponibili il ministero le vuole destinare a chi intende accrescere la produzione. Cioè a chi? O a Stellantis, se mantiene l’intento di sfornare un milione di veicoli in Italia, o a un altro costruttore, anche cinese, che crei fabbriche nel nostro Paese.

Queste le intenzioni pubbliche. Poi magari dietro c’è altro: può darsi che Urso non annunci nuovi incentivi per le elettriche per evitare la paralisi del mercato. In quanto nel 2024 l’attesa per i bonus a favore delle vetture green ne ha bloccato le vendite.

E comunque, se agli incentivi in generale non si associa un aumento della produzione Stellantis, dice Urso, “dal 2025 le risorse andranno principalmente a chi intende produrre veicoli nel nostro Paese. Per colmare il gap tra auto prodotte e immatricolate, pari a oltre un milione di vetture”. Di qui i colloqui fra il governo Meloni e varie Case cinesi.

Autore: Mr. Limone

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