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Bonus Benzina 2023: come funziona, quando arriva, a chi spetta, vantaggi

Tempo di lettura: 4 minuti

I prezzi dei carburanti sono aumentati ulteriormente in questi giorni: dopo il ritorno dalle ferie, i cittadini si sono ritrovati davanti una brutta sorpresa, con il costo del carburante che supera, in alcuni casi, i 2 euro al litro per la benzina e l’1,9 euro al litro per il Diesel, anche per il self service. Colpa dell’aumento del prezzo del petrolio, che potrebbe raggiungere i 100 dollari al barile, ma anche delle accise, che ancora gravano sul portafoglio degli italiani. Il governo sta cercando di correre ai ripari indeciso su come intervenire sulle accise ma certo che il bonus benzina 2023 possa calmierare le acque. Vediamo di cosa si tratta.

Il taglio delle accise, le famose tasse sul carburanti risalenti addirittura al secolo scorso, portato avanti nel 2022 e poi revocato dal governo Draghi, aveva abbassato il prezzo del carburante per tutti, non soltanto alle persone bisognose; in questo caso ne avevano giovato anche i ricchi o le persone più abbienti. Una manovra da 9 miliardi che si è rivelata, per l’appunto, molto costosa.

Attraverso questo nuovo Bonus Benzina, nel 2023 l’assegno andrà solamente ai soggetti in stato di ristrettezza economica e alle famiglie bisognose, sotto i 15.000 lordi di ISEE,  in modo da intervenire direttamente su chi necessità un aiuto economico, al posto di ricorrrere agli sconti fiscali per tutti: un metodo per risparmiare miliardi, e allo stesso tempo varare una misura di emergenza per aiutare i più bisognosi.

Bonus Benzina 2023: come funziona

Il Bonus Benzina 2023 non è altro che un bonus economico sarà costituito appunto da un contributo economico da cui le famiglie bisognose di aiuti potranno attingere unicamente per fare carburante. Dovrebbe essere erogato mensilmente, per un periodo che sarà stabilito dal governo in base alla risorse a disposizione, delle quali scopriremo l’ammontare solamente a seguito dell’approvazione della nota di aggiornamento del Def.

Si tratta di una modalità di attivazione già sperimentata in occasione del bonus carta acquisti “Dedicata a te”; al posto di effettuare un taglio sull’IVA sui beni alimentari che avrebbe agevolato anche i più abbienti, il governo ha preferito provvedere ad erogare un contributo economico dal valore di 382,50 euro, per favorire le famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro. Infatti la somma di denaro verrà erogata proprio su quella carta, per permettere alle famiglie di utilizzare più agevolmente il bonus.

Bonus Benzina 2023: quando arriva

Il Bonus Benzina 2023 non arriverà sicuramente in questi giorni: bisognerà prima stabilire con certezza le risorse a disposizione del governo, attendendo la nota di aggiornamento del Def, che chiarirà praticamente tutti i dubbi a riguardo, in vista della prossima legge di Bilancio. La Nadef, nota di aggiornamento del Def, verrà aggiornata entro il 27 settembre, dunque non dovremo attendere molto per questo passaggio.

La nota di aggiornamento del Def porterà con sé anche altre novità interessanti, fra cui la proroga di altri bonus e l’estensione di decreti, come il decreto “energia”, nel quale, oltre alle bollette della luce, verrà inserito anche il Bonus Benzina.

Bonus Benzina 2023: a chi spetta

Secondo alcune indiscrezioni, l’esecutivo erogherà il Bonus Benzina 2023, e spetterà alle famiglie che durante il mese di Luglio 2023 hanno ricevuto la carta “Dedicata a te”, che era stata erogata con il contributo di 382,50 euro, per i beni di genere alimentare di prima necessità. Il Governo ha scelto infatti questa opzione, al posto di effettuare uno sconto direttamente alla pompa di benzina.

Il totale stimato sarà di circa 1.300.000 famiglie, selezionate in  base all’ISEE, che non può superare in alcun caso i 15.000 euro lordi, con la precedenza ai nuclei con tre componenti, di cui un onato entro il 31 dicembre 2009. Il totale del contributo costerà allo stato circa 100 milioni di euro al mese, una cifra decisamente minore del taglio delle accise di 9 miliardi stabilito dal governo Draghi nel 2022.

Rimane comunque il rischio di alcuni problemi per quanto riguarda l’equità dell’erogazione del bonus: c’è la possibilità che alcune famiglie usufruiscano del bonus anche se non dispongano di auto o moto, portando delle spese in più allo stato e escludendo i veri bisognosi. Il governo è quindi al lavoro per cercare di trovare soluzioni a questo inconveniente. Una possibile soluzione potrebbe rendere necessario, insieme alla richiesta per il bonus, il caricamento di documenti relativi a un’automobile o una moto, intestati a un componente della famiglia, in modo da evitare fraintendimenti o truffe.

Bonus Benzina 2023: quali vantaggi porterà

Il Bonus Benzina 2023 porterà sicuramente una boccata d’ossigeno alle famiglie italiane che hanno bisogno di aiuto in questo momento così complesso, caratterizzato dall’inflazione, e  che si avvantaggeranno per un dato periodo. La cifra per famiglia dovrebbe essere di 80 euro, cifra che dovrebbe essere erogata per diversi mesi, in base appunto alle disponibilità economiche dello stato al momento, dettate dalla nota di aggiornamento del Def (Nadef).

Il costo dell’iniziativa, come già anticipato, sarà quindi di circa 100 milioni di euro al mese, da riconoscere a 1.300.000 mila beneficiari, decisamente meno di un taglio delle accise, che sarebbe costato nuovamente miliardi di euro.

Il limite dell’ISEE impedisce alle famiglie con una dichiarazione superiore ai 15.000 euro lordi di poter ricevere il bonus; sicuramente questo limite, che è piuttosto basso,  non rende possibile a molte famiglie, che comunque potrebbero essere al limite della povertà, o di classe medio-bassa, ad avere uno sgravio sul costo della vita che sta aumentando sempre di più e che in questi ultimi anni include anche i carburanti.

Una possibile soluzione potrebbe essere quella di aumentare l’ISEE, includendo anche la classe media; in questo modo si potrebbe ridurre il rischio di impoverire le famiglie e di aumentare il potere d’acquisto. Il problema rimarrebbe però la cifra che lo stato dovrebbe sborsare, che aumenterebbe di gran lunga. Il petrolio intanto sta continuando a salire; in questi giorni sta aumentando sempre di più, ormai sopra quota 94 dollari al barile, con un rialzo mensile che supera il 15% dal mese di Agosto. Ci auguriamo che l’esecutivo possa trovare un compromesso, e che intanto questa misura sia varata senza intoppi.

Autore: Flavio Garolla

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